La memoria del legno al via il 13 da Aviano

È al traguardo della sua 3^ edizione il cartellone di incontri ed eventi “La memoria del legno”, di scena dal 13 novembre 2025 al 6 marzo 2026 in 10 centri del Friuli Venezia Giulia, un mosaico che incrocia la letteratura scientifica e l’arte della narrazione nel segno di un nuovo umanesimo: le vite dei “giusti” del nostro tempo saranno filo rosso di un progetto divulgativo a favore innanzitutto delle giovani generazioni per promuovere i valori di giustizia ambientale e sociale e l’impegno per l’umana solidarietà, consolidando la “Foresta dei Giusti” in Friuli Venezia Giulia, inaugurata con successo nell’ultimo biennio. Dieci alberi, dislocati in altrettanti centri della regione, saranno infatti intitolati a personalità significative della storia recente e contemporanea, attraverso eventi dedicati: ideali “ambasciatori” dell’impegno per la sostenibilità etica e ambientale saranno i padri del federalismo europeo Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, l’insegnante solidale Senija Karamehic, la biologa congolese Nobel per la Pace Wangari Muta Maathai, le giornaliste Ilaria Alpi e Anna Politkovskaja, la scienziata zoologa Dian Fossey, il capitano di frontiera svizzero Paul Grüninger che salvò migliaia di ebrei in fuga, il neurologo Antonio Maglio inventore dei Giochi paralimpici, l’Ambasciatore Luca Attanasio impegnato nelle cause umanitarie per la popolazione africana, la scienziata e ambientalista statunitense Rachel Carson.

Ideato e promosso da Damatrà onlus in stretta sinergia con la Regione autonoma Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura , “La memoria del legno” ha come capofila di progetto il Comune di Spilimbergo, affiancato dalle municipalità di Aviano, Brugnera, Cervignano del Friuli, Lignano Sabbiadoro, Maniago, Mortegliano, Paluzza, San Giovanni al Natisone, San Vito al Tagliamento, Udine. Partner di riferimento è l’organizzazione internazionale no profit Fondazione Gariwo – La Foresta dei giusti, ulteriori partners di progetto sono IIS Il Tagliamento, ReGeneration Hub Friuli APS, Wild Routes Associazione di Promozione Sociale Associazione Pollicino e le Biblioteche e le scuole dei Comuni che partecipano all’iniziativa. Il sindaco di Spilimbergo Enrico Sarcinelli sottolinea: «in qualità di Comune capofila di questa importante iniziativa culturale, siamo fieri di sostenere e coordinare La memoria del legno, che ben rappresenta la visione di un nuovo umanesimo e che deve partire dall’educazione delle giovani generazioni; un progetto condiviso con la Regione e gli altri Enti Locali, le Istituzioni Scolastiche e le Associazioni. Siamo convinti che la cultura e la natura, le persone e l’ambiente, la giustizia climatica, la pace e i diritti umani siano facce dello stesso sistema, e che la vitalità del bosco sia simbolo e fonte di ispirazione per una nostra visione della Vita nel mondo e per il mondo». E spiega il Vicepresidente e assessore alla Cultura della Regione autonoma Friuli Venezia Giulia Mario Anzil: «La memoria del legno è un progetto che unisce memoria e scienza, e che parla in modo diretto alle nuove generazioni restituendo loro esempi di coraggio e impegno civile. Attraverso l’arte della narrazione e il linguaggio universale della natura questo percorso aiuta a comprendere che la cultura è conoscenza ma anche rispetto per tutto ciò che ci circonda. L’Amministrazione regionale sostiene convintamente iniziative come questa che sanno coniugare educazione, formazione e attenzione all’ambiente, perché è da questi pilastri che nasce una comunità più forte e consapevole». Mara Fabro, presidente di Damatrà onlus e ideatrice del progetto, ricorda che «la Foresta dei Giusti diffusa in Friuli Venezia Giulia è un luogo simbolico: cresce ad ogni edizione:, ogni albero è dedicato alla memoria viva di uomini e donne capaci di scelte di giustizia e di pace. All’ombra di un albero non si fanno prediche, si raccontano storie e vite vere, di chi resiste all’odio e custodisce l’umanità, anche quando la legge è ingiusta e la società volta lo sguardo». Narrazioni, per questo, importanti da restituire alle giovani generazioni, perché i “Giusti” sono uomini e donne del nostro tempo che hanno dato prova di scelte di responsabilità e giustizia nei confronti dell’umanità. Nel segno dei Giusti si svilupperanno gli eventi multimediali dal vivo ai piedi degli Alberi della Memoria, intitolati a cittadine e cittadini esemplari del mondo, a cura delle classi delle Scuole Primarie e Secondarie di primo grado coinvolte nel percorso. Insieme agli esperti di educazione ambientale dell’Associazione partner Wild Routs, i giovani osserveranno da vicino gli alberi, attraverso attività esperienziali e momenti di confronto aperto rifletteranno sul significato dei servizi ecosistemici e sull’importanza di diventare protagonisti della tutela del pianeta, il bene di tutti. Nel momento conclusivo del percorso, studentesse e studenti metteranno le mani nella terra e realizzeranno piccole campane in terracotta, appese agli alberi durante le cerimonie di intitolazione. Ogni albero diventerà un custode della memoria del bene, e il suono delle campanelle ricorderà a tutti che la memoria va coltivata con cura.

LA MEMORIA DEL LEGNO 2025 – 2026, CALENDARIO DEGLI EVENTI

Si parte quindi giovedì 13 novembre ad Aviano, alle 10.30 nel Parco di Palazzina Ferro (piazza Duomo 18), dove un Ginkgo Biloba sarà dedicato ad Altiero Spinelli ed Ernesto Rossi, padri fondatori dell’impegno per il federalismo europeo. Perseguitati entrambi e più volte incarcerati negli anni della dittatura fascista, dal loro esilio di Ventotene concepirono il Manifesto per un’Europa libera e unita, considerato un testo fondativo del processo di integrazione europea. All’evento parteciperanno gli allievi della Scuola Secondaria di Primo grado di Aviano.

Martedì 18 novembre il cartellone si sposta a Udine, nel Giardino della scuola primaria Silvio Pellico (via San Pietro 70), dove una Quercia dedicata a Senija Karamehic, l’insegnante che durante la guerra in Bosnia ed Erzegovina, pienamente cosciente del rischio che correva, si era opposta alle logiche del conflitto salvando la vita ai membri di altri gruppi etnici perseguitati, nascondendoli in casa propria e prendendosi cura di loro. Giovedì 20 novembre, alle 10 nel Parco giochi di Campagna di Maniago (fronte Posta), un Acero campestre sarà dedicato a Wangari Muta Maathai, biologa, ambientalista e attivista politica keniota, primadonna centroafricana a conseguire una Laurea in Scienze biologiche (1966) e a ottenere una cattedra in veterinaria all’Università di Nairobi, Premio Nobel per la pace 2004 per il suo contributo allo sviluppo sostenibile e alla democrazia. Sempre a Wangari Muta Maathai un albero sarà intitolato anche a Lignano Sabbiadoro martedì 25 novembre, alle 10.00 nel Giardino della Biblioteca (via Treviso 2).  Venerdì 21 novembre a San Giovanni al Natisone, nel giardino di Villa de Brandis alle 11.15, un Osmanto odoroso sarà dedicato a Ilaria Alpi, assassinata con il collega Miran Hrovatin in Somalia nel 1994: il suo è un volto iconico del giornalismo italiano e internazionale, un simbolo dell’impegno per la libertà del giornalismo, inestricabilmente legato alle inchieste su traffici di armi e rifiuti tossici tra Italia e Somalia e a verità che, trent’anni dopo, ancora tardano ad arrivare.

Si prosegue a Mortegliano mercoledì 26 novembre, alle 9.30 nel Parco ex Gil presso la sede del Municipio, un salice sarà dedicato a Dian Fossey, la scienziata zoologa che ha dedicato la sua vita allo studio e alla protezione dei gorilla di montagna, dal 1966 fino al suo omicidio nel 1985. La sua attività fu svolta prevalentemente sulle montagne e nelle foreste del Ruanda, nel Volcanoes National Park, inizialmente sotto la guida del famoso paleontologo Louis Leakey, accompagnata in alcune circostanze dal fotografo Bob Campbell. Fossey si oppose fortemente al bracconaggio e al turismo negli habitat naturali e operò come straordinaria divulgatrice intorno alla specie dei gorilla. Venerdì 28 novembre, alle 14 a Paluzza, presso la Torre Moscarda (località ‘Enfretors’, Sala consiliare) un acero campestre sarà dedicato a Paul Grüninger, il capitano della polizia cantonale di San Gallo che ha salvato centinaia di ebrei nel periodo 1938-1939, falsificando e manipolando documenti per consentire alle famiglie ebree provenienti dall’Austria di cercare rifugio in Svizzera. Processato dalle autorità del suo Paese con l’accusa di aver permesso illegalmente l’ingresso di 3.600 ebrei in Svizzera, venne dichiarato colpevole dal tribunale di San Gallo nel 1941. Trent’anni dopo, nel 1971, venne riconosciuto Giusto tra le nazioni.

Mercoledì 10 dicembre, alle 10.30 nel Centro Progetto di Spilimbergo – Palazzetto dello sport un gelseto sarà dedicato ad Antonio Maglio, il medico neuropsichiatra “inventore” dei Giochi Paralimpici, la cui prima edizione si tenne a Roma nel 1960 grazie alla sua iniziativa. Direttore del Centro Paraplegici di Villa Marina a Ostia, sul litorale romano, ha dedicato la sua vita professionale al miglioramento delle condizioni esistenziali e al reinserimento sociale delle persone affette da lesione spinale. Nel 2026 tre le intitolazioni programmate: lunedì 2 marzo a Cervignano del Friuli, alle 10 in Piazza Indipendenza presso la Biblioteca Giuseppe Zigaina, un cedro sarà dedicato a Luca Attanasio, il diplomatico italiano Ambasciatore nella Repubblica Democratica del Congo, dal 5 settembre 2017 fino alla sua morte sopraggiunta per le ferite riportate nell’agguato presso il villaggio di Kibumba, vicino alla città di Goma. Fortemente convinto che la diplomazia potesse contribuire al raggiungimento della pace nel mondo, parallelamente agli impegni diplomatici era impegnato assieme alla moglie Zakia Seddiki in progetti umanitari in aiuto alla società civile africana.

Giovedì 5 marzo, a Brugnera alle 10.30 nel Giardino della Biblioteca, un Bagolaro sarà dedicato a Rachel Carson, la madre dell’ambientalismo americano: la prima a prevedere con forte anticipo gli effetti delle tecniche in agricoltura, la prima a denunciare pubblicamente i danni inferti alla natura da fenomeni come la deforestazione e l’incontrollato intervento dell’uomo sull’ambiente. Solo dopo 16 anni dalla sua morte le venne assegnata la Medaglia Presidenziale della libertà, l’onorificenza civile più alta prevista negli Stati Uniti, e la sua appassionata ricerca della verità servì da modello nella lotta per la difesa dell’ambiente in tutto il mondo. Infine venerdì 6 marzo, a San Vito al Tagliamento, gli studenti ricorderanno Anna Politkovskaya, la giornalista russa diventata emblema mondiale del coraggio e dell’impegno per la verità. Figlia di due diplomatici sovietici di nazionalità ucraina di stanza presso l’ONU, studiò giornalismo all’Università di Mosca, fu assassinata il 7 ottobre 2006 nell’ascensore del suo palazzo, mentre stava rincasando. L’8 ottobre, la polizia russa sequestrò il suo computer e tutto il materiale dell’inchiesta che la giornalista stava portando avanti. Il 9 ottobre, la “Novaja Gazeta”, pubblicò i suoi appunti per il lungo articolo che stava per pubblicare sulle torture commesse dalle forze di sicurezza cecene legate al Primo Ministro Ramsan Kadyrov.

LA MEMORIA DEL LEGNO, LE INIZIATIVE DI CITIZEN SCIENCE

Nell’ambito de “La memoria del legno o” 2025 – 2026 tante le iniziative di Citizen science rivolte agli studenti e studentesse dell’Istituto Agrario di Spilimbergo: attività volte a sviluppare competenze, un progetto innovativo che unisce divulgazione scientifica e attivazione civica attraverso la scienza partecipata. I laboratori, guidati da esperti divulgatori scientifici dell’associazione Wilde Routes, includeranno esplorazioni naturalistiche durante le quali gli studenti utilizzeranno l’app iNaturalist per registrare e catalogare specie arboree, contribuendo a una rete globale di osservazione partecipata. Successivamente, in classe, gli studenti svilupperanno progetti di storytelling naturalistico in gruppo, raccontando le caratteristiche ecologiche, storiche e simboliche delle specie osservate. I lavori verranno poi presentati alla comunità, integrando dati scientifici e narrazione per rafforzare il legame tra conoscenza e territorio.

Parte clou del progetto è quella dedicata alla divulgazione scientifica, il percorso Voci dal mondo verde: gli alberi e le foreste come non ve li hanno mai raccontati si è aperto con un evento di anteprima lo scorso ottobre, protagonista la scrittrice, giornalista, divulgatrice e Sara Segantin, Advisor della Commissione Europea per le strategie di comunicazione dei rischi climatici e Ambassador per il Patto climatico Europeo. Per un vasto pubblico ha condotto a Brugnera la conversazione dedicata a “Storie di clima, di scienza e di umanità” e presentato le sue pubblicazioni alle scuole di Spilimbergo e Udine.

I podcast legati a La memoria del legno sono un ulteriore spin off del progetto: un team di giovani narratori digitali dell’associazione Invasioni Creative, in collaborazione con Damatrà Onlus, produrrà nel corso del 2025 e 2026 una collana di podcast e videoracconti dedicati agli interventi di studiosi, ricercatori e divulgatori. I temi centrali comprenderanno: alberi, foreste, intelligenza vegetale, giustizia climatica e sostenibilità. I contenuti saranno distribuiti attraverso una piattaforma web e radiofonica.

Dettagli e programma: damatra.com

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