Appuntamenti
Domenica 9 novembre: festa del ringraziamento e bilancio annata agricola
Si sta concludendo un’annata agricola che è stata complessivamente abbastanza buona. E’ l’affermazione di Matteo Zolin, presidente della Coldiretti di Pordenone. Ma è stata anche molto piovosa con tutti i pro e i contro derivanti dalle abbondanti precipitazioni. Infatti la piovosità primaverile e la temperatura “fresca” hanno ritardato le semine. Il mese di giugno è stato connotato da scarse precipitazioni, mentre le temperature si sono attestate sui 38-39 gradi. E poi ancora un luglio molto piovoso (non esclusa qualche grandinata) per cui i seminativi ne hanno risentito. Complessivamente, come osserva anche qualche agricoltore sentito in merito all’andamento dei raccolti, sono andati comunque bene i cereali dal punto di vista produttivo (mais e soprattutto soia, nonostante la diffusa alternanza di piovosità e siccità). Permane il problema della scarsa retribuzione per questi prodotti. E’ chiaroscuro, sul versante fitosanitario, l’andamento dell’annata per quanto riguarda i vigneti (piovosità tra maggio e luglio). Siamo in presenza di problematiche varie riconducibili alle eccessive piogge, mentre sono state buone le rese nell’ambito della frutticoltuta (mele e kiwi), nonostante alcuni picchi di caldo durante le fioriture. Buona l’annata per i foraggi.
Negli ultimi mesi si è registrata nell’ambito dei prodotti caseari una controtendenza che ha raggiunto importanti livelli di vendita con buona remunerazione per il latte (+0,40, + 0,50) con un massimo di euro 0,70 al litro. In questo settore permangono tuttavia molte incognite, per cui non resta che augurarsi che si stabilizzi l’andamento citato. Anche per le aziende zootecniche è dunque arrivata una boccata di ossigeno. Si auspica che non rappresenti un fatto transitorio.
Nell’alta Pordenonese l’acqua è stata fornita dai bacini montani, per cui è stato sempre possibile irrigare i terreni. In alcune zone ci sono dotazioni avanzate con sistemi irrigui che assicurano una produzione piena. L’agricoltura è un settore di intervento per cui anche il ritardo di qualche giorno può compromettere il raccolto.
Un agricoltore – allevatore della Bassa pordenonese esordisce con una sottolineatura relativa all’aspetto economico: la remunerazione dei frumenti è sempre al minimo storico: il costo di un kg di gelato corrisponde al prezzo di un quintale di questo prodotto. Per quanto riguarda i prodotti derivanti dall’allevamento di bovini, si è registrato un po’ di aumento nella remunerazione del latte, ma non è riconosciuta adeguatamente l’alta qualità.
Concludendo: l’annata in corso non è stata né eccezionale né catastrofica: si può collocare in una situazione mediana, mentre gli operatori agricoli si sono costantemente impegnati a fare sempre il meglio consentito dall’andamento stagionale. Flavia Sacilotto
