Arte e mostre
Ado Furlan: ultimi giorni per le mostre
Ultimi giorni per approfondire la figura e l’attività di Ado Furlan, scultore pordenonese che ha segnato il Novecento friulano, ma ebbe un ruolo significativo anche a livello nazionale, grazie alla sua partecipazione a eventi cruciali per l’arte italiana tra gli Anni ‘30 e ‘40 del secolo scorso. Si chiuderà ufficialmente domenica 16 novembre, infatti, l’omaggio pensato a 120 anni dalla sua nascita dalla Fondazione a lui intitolata, che ha organizzato un trittico di mostre, inserite nel programma 1905-2025 Ado Furlan scultore tra Pordenone e Spilimbergo.
“Sono molto soddisfatta per il riscontro che le varie iniziative hanno riscosso a livello di pubblico e di stampa”, sono le parole di Caterina Furlan, figlia dell’artista e presidente della Fondazione Ado Furlan. “In particolare la mostra di Spilimbergo, grazie anche all’apporto dei soggetti partner, ha fatto breccia nelle più giovani generazioni, come dimostrano le visite guidate delle quali sono stati protagonisti gli allievi dell’Istituto superiore Il Tagliamento. Non solo: è proprio di questi giorni la richiesta, da parte di alcuni docenti della scuola secondaria di primo grado Bernardino Partenio, sempre di Spilimbergo, di poter visitare, in tre momenti diversi e con altrettante classi, l’esposizione dedicata alle sculture ultime. Auspico, dunque, che questa esperienza possa costituire per gli alunni una porta aperta verso la cultura artistica del territorio”.
LE MOSTRE. A Pordenone, il cuore pulsante delle attività è proprio Casa Furlan dove, fino a sabato 15 novembre, si potrà ammirare la doppia esposizione Lo scultore e gli amici del Nord-Est e Una famiglia, una casa, una strada (via Mazzini 51-53, da martedì a venerdì 17-19.30, sabato 10-12.30 e 17-19.30), che permettono di contestualizzare, da un lato, l’ambiente culturale – grazie alle opere di Eugenio Polesello, Giovanni Giuliani, Giovanni Toffolo detto ‘Anzil’, Antonio Carestiato e Italo Michieli – e, dall’altro, la storia della famiglia Furlan, ma anche le trasformazioni architettonico – urbanistiche che hanno interessato via Mazzini da metà ‘800 fino ai giorni nostri. La storica residenza, infatti, fu demolita nel 1967 per lasciar posto alla palazzina Stendhal, tuttora esistente, realizzata su progetto del figlio architetto Gian Luigi Furlan, detto Giannino.
Completa il ciclo Le sculture ultime, allestita a Palazzo Tadea, a Spilimbergo (orario: sabato e domenica 10-13 e 15-19), occasione per ammirare, per la prima volta in Friuli, una serie di nudi femminili ai quali l’artista stava ancora lavorando quando morì, nel giugno del 1971. Alle sculture – fuse in bronzo per iniziativa dei familiari – fanno da contrappunto una serie di pannelli tratti dalle riprese fotografiche del suo studio, realizzate da Italo Zannier pochi mesi dopo la sua scomparsa, una serie di medaglie risalenti allo stesso periodo e i ritratti di Pablo Picasso e del poeta Ezra Pound.
IL CONCERTO. In questo caso, il gran finale è in programma domenica 16 novembre, alle 18, con un concerto del giovane ma già affermato pianista Alessandro Del Gobbo, che eseguirà musiche di Debussy, Beethoven e Chopin. L’iniziativa, in collaborazione con il Comune di Spilimbergo, vuole sottolineare un altro degli interessi nutriti dall’artista, quello per la musica.
Fino al 16 novembre, sempre a Palazzo Tadea, è visitabile anche la permanente Percorsi nella scultura italiana (aperta sabato e domenica, ore: 10-12.30/17-19.30) dall’Ottocento ai primi anni Duemila, che include opere dello stesso Furlan.
Le tre mostre inserite nel programma 1905-2025 Ado Furlan scultore tra Pordenone e Spilimbergo sono state rese possibili grazie al sostegno della Regione Friuli Venezia Giulia – Assessorato alla Cultura. Alla buona riuscita delle stesse hanno contribuito i partner: Comune di Spilimbergo, Comune di Pordenone, Università degli Studi di Udine, CRAF – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo, Istituto d’Istruzione Superiore Il Tagliamento di Spilimbergo e Associazione Tetra-Paraplegici FVG ODV – Udine. Le mostre sono patrocinate dai Comuni di Pordenone e di Spilimbergo, dall’Università degli Studi di Udine e dall’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Pordenone.
LA FONDAZIONE. La Fondazione Ado Furlan è stata istituita con lo scopo di promuovere la conoscenza dell’artista pordenonese, ma anche della scultura antica, moderna e contemporanea e delle arti visive in genere. Attiva come associazione dal 1992, è stata riconosciuta come soggetto giuridico dalla Regione nel 2004. Ha organizzato numerose mostre dedicate all’arte antica e alle maggiori espressioni dell’arte contemporanea, italiana e straniera, con particolare riguardo alla scultura.
Nel 2005, ha collaborato con vari enti e istituzioni alle celebrazioni per il centenario della nascita di Ado Furlan. Precedute da un convegno di studio, organizzato nel 2004 dal Dipartimento di Storia e tutela dei beni culturali dell’Università di Udine, le iniziative si sono concretizzate in tre importanti rassegne dedicate all’opera e ai rapporti di Furlan con gli ambienti artistici veneto e romano.
Nel 2008, la Fondazione ha sottoscritto un accordo di collaborazione scientifica con l’Ateneo friulano per la realizzazione di esposizioni, convegni e iniziative editoriali in sintonia con le finalità previste dallo statuto. Dal 2011 usufruisce degli spazi espositivi permanenti a palazzo Tadea, resi disponibili dal Comune di Spilimbergo.
