Cultura
Pordenone, Giornate del Cinema muto, martedì 7 ottobre “Le avventure di una moneta da mezzo rublo”
Le avventure di una moneta da mezzo rublo, produzione ucraino-sovietica del 1929 con la regia di Axel Lundin, è il film della serata di martedì 7 ottobre alle 21 al Teatro Verdi di Pordenone, ed è l’esempio migliore di quella particolare produzione cinematografica, a cui le Giornate del Cinema Muto dedicano quest’anno una sezione, che si sviluppò in Ucraina, allora parte dell’Unione Sovietica, che va sotto la definizione di “cinema per ragazzi”. Dopo la Grande Guerra e la Rivoluzione si formarono delle bande di giovani rimasti senza famiglia: si calcola che il loro numero fosse tra i tre e i sette milioni. Un grosso problema per il governo che si proponeva la costruzione di una nuova società; bisognava mettere in atto ogni strumento per recuperare queste masse allo sbando e promuovere la socializzazione e l’indottrinamento ideologico. Sorse allora il movimento dei Pionieri, sul modello dello scoutismo, e fu utilizzata a fini educativi anche l’arma più potente, il cinema. In Ucraina il VUFKU, il Direttorato foto-cinematografico pan-ucraino, iniziò a reclutare i giovani registi ma anche noti registi teatrali, tra i quali spiccava la figura di Axel Lundin. Di origine svedese, Lundin era emigrato in Russia nel 1905 e successivamente in Ucraina. Esordì come attore al Teatro Drammatico di San Pietroburgo e, trasferitosi a Kharkiv nel 1912 apparve per la prima volta sullo schermo. Da allora alternò l’attività sul palcoscenico con il cinema e dopo la fondazione della VUFKU a Kiev nel 1922, divenne uno dei registi di punta. La reputazione di maestro dei film per bambini nell’industri cinematografica ucraina gli derivò da una serie di film, da Mariyka (1925), primo film del genere in Ucraina, a Le avventure di Tom Sawyer e soprattutto da Le avventure di una moneta da mezzo rublo (1929) ispirato ai racconti di Volodymyr Vynnychenko e sceneggiato dal poeta futurista Mykola Bazhan. Girato quasi interamente in esterni nei dintorni di Kyiv, fu accolto dal pubblico con grande favore, anche per la stupefacente prova dei giovani protagonisti, e a tutt’oggi è da considerare il risultato migliore del cinema per ragazzi all’epoca del muto in Ucraina, una produzione di 22 lungometraggi e 3 cortometraggi in totale, di cui la metà è sopravvissuta. Il programma delle Giornate non sarebbe stato possibile senza la collaborazione del Bundesarchiv nel quadro di uno speciale programma di restauro del patrimonio cinematografico ucraino, culminato con il trasferimento nel 2024 al Centro Dovzhenko di Kyiv di nove film digitalizzati. La proiezione de Le avventure di una moneta da mezzo rublo alle Giornate viene commentata musicalmente da un quintetto composto da Olga Podgaiskaya – anche autrice della partitura –, Vitali Darashuk, e tre musicisti dell’Orchestra giovanile Filarmonici Friulani: Manuel D’Amico, Cinzia Jin, Ruggero Ottogalli.
Rimaniamo in Ucraina con il film che segue, Scene di una città sovietica (1929) di Dmytro Dalskyi, una sinfonia urbana su Kharkiv, allora capitale della Repubblica Socialista Sovietica Ucraina. Il film è strutturato come un viaggio in treno di campagnoli verso la città, attratti dal fascino della metropoli; alle scene pastorali di un villaggio ucraino seguono le immagini della capitale con alcuni luoghi simbolo di Kharkiv come l’Ufficio Postale Centrale e il leggendario grattacielo Derzhprom, Patrimonio mondiale dell’Unesco, oggi gravemente danneggiato dai bombardamenti russi.
Meritano una segnalazione anche altri appuntamenti di martedì 7 ottobre. In mattinata, alle 10, un’opera considerata minore per la sua brevità e forse mai arrivata sugli schermi, L’illustre attrice Cicala Formica (1920) di Lucio D’Ambra. È il racconto dell’ossessione per il cinema di una ragazza ricca e viziata che vuole diventare una diva. Viene assecondata dalla famiglia, ma il risultato sarà un fallimento, con i sogni della ragazza ridimensionati ma non spenti. Lucio D’Ambra, giornalista, scrittore e produttore è una figura molto interessante del panorama culturale dell’Italia dei primi decenni del ’900. L’illustre attrice è una sintesi perfetta della poetica non solo cinematografica dell’autore, la sua avversione alla grandeur e al divismo, al provincialismo professionale in cui si crogiolava la cinematografia italiana dell’epoca. Prevale l’ironia, lo scherzo, la leggerezza, un elegante understatement.
Alle 16 viene presentato nell’ambito della sezione del Canone rivisitato Love and Duty (1931) di Richard Poh con la prima star del cinema cinese, Ruan Lingyu: è un epico melodramma dalla durata di due ore e mezzo con didascalie in cinese e inglese con l’ambizione quindi di rivolgersi anche a un pubblico occidentale.
Disseminate nel pomeriggio alcune perle della Chaplin-mania con l’esuberante comicità delle terribili Mabel Normand e Marie Dressler e di altri principi della commedia come Hal Roach, Mack Sennett, Harold Lloyd, Oliver Hardy e il giovane Chaplin.
Al centro del secondo appuntamento degli incontri con l’autore, martedì 7 ottobre alle 17.30 al Ridotto del Verdi, l’influenza delle altre arti (scultura, pittura, teatro, fotografia) sull’appena nata arte cinematografica, il riscoperto pioniere inglese Birt Acres e il ruolo fondamentale degli elementi testuali (titoli di testa, titoli di coda, sottotitoli, ecc.) e del loro stile nel cinema, in quello d’avanguardia in particolare.
Il pubblico del festival online, potrà godersi su MyMovies, con la musica di Gabriel Thibaudeau, il film epico sull’antichità Gli ultimi giorni di Pompei di Eleuterio Rodolfi, un successo mondiale quando uscì, nel 1913. Il film è disponibile su https://www.mymovies.it/ondemand/giornate-cinema-muto/ a partire dalle 21 di martedì 7 ottobre e per le 48 ore successive.
Le Giornate del Cinema Muto sono realizzate grazie al sostegno della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, del Ministero della Cultura – Direzione Generale Cinema e Audiovisivo, del Comune di Pordenone, della Camera di Commercio Pordenone-Udine, della Fondazione Friuli e con la partecipazione di BCC Pordenonese e Monsile.
Pordenone, 6 ottobre 2025
Le Giornate del Cinema Muto – Ufficio stampa
