Chiesa
Domenica 19 ottobre: raccolta fondi per le Pontificie Opere Missionarie (Pom)
ente della Chiesa universale che ogni anno raccoglie milioni di euro dalle singole Chiese nazionali e li trasforma in progetti di sostegno alle missioni più dimenticate nei vari angoli di mondo. Sono le Pontificie opere missionarie (Pom), la cui direzione nazionale italiana è rappresentata dalla Fondazione Missio (organismo pastorale della Cei). Nel 2024 le offerte totali sono state pari a circa 85 milioni di euro, trasformati in migliaia di progetti che hanno inciso positivamente sulla vita quotidiana di comunità e parrocchie nei cinque continenti, con queste cifre: 51.646.947 di euro in Africa, 27.199.370 in Asia, 3.152.326 in America, 2.189.569 in Oceania, 955.450 euro in Europa.
Le offerte raccolte nella Giornata missionaria mondiale 2025 andranno a finanziare nuovi progetti Pom. Alcuni sono stati assegnati alla direzione nazionale italiana per l’anno pastorale in corso, perché vengano sostenuti con la colletta che si attua in tutte le chiese della Penisola.
Qualche esempio di destinazione dei fondi?
Nella diocesi di Kasana–Luweero, in Uganda, è necessario realizzare un sistema di irrigazione per la fattoria dei catechisti, che garantirebbe una produzione agricola costante per l’intera comunità.
Il vicariato di Phnom Penh, in Cambogia, vorrebbe costruire una cucina, una sala da pranzo e una toilette nei locali della parrocchia Santa Teresa del Bambino Gesù a Preykabas.
A Nord-ovest di Kinshasa, in Repubblica Democratica del Congo, il noviziato delle suore Figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli vorrebbe ampliare il porcile, la cui attività garantisce la sussistenza di novizie e formatrici.
In Uzbekistan, la chiesa parrocchiale di San Giovanni Battista a Samarcanda vorrebbe dotarsi di un buon organo elettrico, per arricchire le liturgie con musica di qualità e tenere concerti da offrire alla cittadinanza, dato che a Samarcanda non esistono strumenti musicali di questo livello.
Un sostegno è richiesto anche per garantire gli spostamenti dei sacerdoti tra una comunità e l’altra, sul vastissimo territorio del vicariato apostolico di Nekemte, in Etiopia: le 92 cappelle presenti sono molto distanti tra loro, le strade sono dissestate e le automobili che la diocesi ha a disposizione hanno ormai più di 20 anni. Il vicariato assicura le spese di carburante: senza quest’aiuto, i sacerdoti non riuscirebbero a muoversi per raggiungere le comunità cristiane presenti sul territorio.
Le offerte raccolte domenica 19 ottobre in tutte le chiese italiane contribuiranno anche a queste svariate necessità, così concrete e puntuali.
