Sport
Calcio, si allontana la vetta per il Nuovo Pordenone. Società impegnata nel rapporto con la città
Tifosi preoccupati per l’andamento del Nuovo Pordenone che, battuto in casa dall’LME, fatica a prendere slancio e a dare continuità ai risultati. Ufm e Tamai sono ormai lontani e i sostenitori neroverdi sembrano rassegnarsi a un campionato di transizione mentre gli auspici, aldilà delle dichiarazioni ufficiali, erano quelli di ripercorrere i fasti della stagione passata per conquistare subito un’altra promozione, questa volta in serie D.
Il campo però sta raccontando una realtà più complicata dei sogni estivi e qualcuno inizia a mettere anche in discussione la permanenza di mister Campaner in panchina.
Piazza calda, nel bene e nel male. E a quella piazza continua a prestare attenzione la società. Per il presidente del Nuovo Pordenone, la vera partita di una società sportiva si gioca infatti soprattutto fuori dal campo. Al centro del progetto neroverde c’è infatti la volontà di costruire un legame solido e reciproco tra squadra, società e città. “Con la città e per la città” non è solo uno slogan, ma la sintesi di un percorso che punta a valorizzare il brand sportivo e a renderlo parte integrante del tessuto urbano e culturale di Pordenone.
Il presidente ha spiegato ai microfoni di A Tutto Campo come oggi il calcio non possa più essere considerato un mondo a sé. Accanto alla prestazione sportiva, contano sempre di più le attività di contorno, la comunicazione e le iniziative che permettono alla comunità di riconoscersi nel progetto. In quest’ottica si inserisce anche la presentazione della nuova maglia, pensata per rappresentare la città nei suoi colori, nella sua identità e nelle sue aspirazioni, in vista anche del titolo di “Capitale della Cultura 2027”. Un simbolo che vuole unire giocatori, tifosi e giovani del settore giovanile, chiamati a indossarla con orgoglio e senso di responsabilità. Il lavoro di rinnovamento ha coinvolto anche il logo, nato dalla collaborazione con gli studenti della scuola di Cordenons: tra sei proposte, quella realizzata dai ragazzi è stata scelta dalla comunità come nuovo emblema del club. Un modo, sottolinea il presidente, per fare comunicazione e restare vicini alla città, dimostrando che lo sport è un driver fondamentale per il sociale e per la crescita collettiva. Quanto all’inizio di stagione, il numero uno neroverde ammette che le difficoltà erano previste: il campionato è nuovo, la squadra profondamente rinnovata. Ma il percorso intrapreso serve a strutturare non solo il gruppo, bensì l’intera società, che – conclude – sta rispettando tempi e obiettivi prefissati. (m.c.)
