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Spilimbergo: inaugurato il 104° anno formativo della Scuola Mosaicisti del Friuli

Con una cerimonia ufficiale è stato inaugurato il 104° anno formativo della Scuola Mosaicisti del Friuli il 29 settembre. Tutta la Scuola si è ritrovata per un momento beneaugurante e di condivisione in un luogo simbolico della cittadina di Spilimbergo, la Chiesa dei Santi Giuseppe e Pantaleone, dove tra l’altro è conservata una Via Crucis realizzata proprio dalla Scuola Mosaicisti del Friuli negli anni Sessanta e all’esterno la più recente opera, del 1999, Le litanie della Vergine, su disegno di Mario Deluigi.
Presenti: il presidente Stefano Lovison, il direttore Gian Piero Brovedani, assieme a tutto il corpo docente e amministrativo della Scuola, il sindaco di Spilimbergo Enrico Sarcinelli, il parroco di Spilimbergo don Giorgio Bortolotto e alcuni rappresentanti dei settanta enti che compongono il Consorzio per la Scuola Mosaicisti del Friuli e, ovviamente, gli allievi della Scuola, i veri protagonisti di questo importante momento di partecipazione e comunanza. Sono quasi una settantina, suddivisi nei tre corsi che compongono il percorso formativo per diventare Maestro Mosaicista. Allievi che provengono da diverse parti del mondo, confermando anche per quest’ anno formativo 2025/2026 l’internazionalità della Scuola. Per studiare a Spilimbergo e seguire il sogno dell’arte del mosaico giovani donne e uomini sono arrivati da Polonia, Russia, Romania, Gran Bretagna, Repubblica Ceca, Francia, Paesi Bassi, Slovenia, Australia, Canada, Germania, Grecia, Siria (solo ai primi corsi si concentrano una decina di nazionalità) e ovviamente da molte regioni d’Italia: dalla Puglia, dalla Calabria, dalla Toscana, dalla Lombardia, dal Veneto, dal Trentino-Alto Adige e dal Friuli Venezia Giulia. Insomma una varietà che non potrà che arricchire un programma didattico già ricco e articolato, ma sempre in grado di accogliere suggestioni e sollecitazioni date dall’apporto di storie, patrimoni e culture diverse e che emergono nell’approccio didattico laboratoriale utilizzato alla Scuola.
Come di consueto l’anno formativo della Scuola Mosaicisti del Friuli prende inizio l’ultimo lunedì di settembre e da alcuni anni si è scelto, per il saluto inaugurale, di abbandonare la classica aula magna della Scuola per optare verso luoghi artistici della Città di Spilimbergo, un modo per avvicinare gli allievi a un contesto territoriale che, oltre a ospitarli, è la culla dell’arte musiva.
Se oggi è stata una giornata introduttiva e di conoscenza, domani nei corridoi torneranno a risuonare i colpi delle martelline e le lezioni partiranno a pieno ritmo: prenderà il volo una nuova avventura per gli allievi desiderosi di essere catapultati nel mondo dell’alto artigianato artistico, in una Scuola che, come ribadisce il presidente Lovison, è l’unica al mondo a formare imprenditori specializzati nell’arte del mosaico. D’altro canto i programmi didattici sono già stati predisposti, aggiornati alle conoscenze e alle esigenze attuali sia nell’ambito del mercato del lavoro che delle forme espressive.
Allievi conosciuti e nuove leve sono dunque accolti in un’istituzione che da oltre un secolo opera per l’arte del mosaico, per formare Maestri Mosaicisti capaci di realizzarla, promuoverla, tramandarla, preservarla, innovarla.
Come sempre la Scuola Mosaicisti del Friuli sarà aperta a chi voglia sapere di più su ciò che vi si insegna e vi si impara, a chi voglia osservare il metodo di un apprendimento che si basa sull’esperienza diretta, sull’importanza del fare artigianale, unico, irripetibile, di qualità, a chi sia curioso di capire come docenti e allievi interagiscano sviluppando assieme i progetti, e soprattutto a chi voglia vedere come il mosaico sia un’esperienza per costruire relazioni e amicizie nel nome di rispetto e multiculturalità.