Pordenone
Pordenone, Cinemazero 25 settembre giornata evento tra storia e memoria

Giovedì 25 settembre Cinemazero dedica una giornata-evento al regista e direttore della fotografia Luciano Tovoli, protagonista di un doppio appuntamento che intreccia memoria storica e grande cinema.
Il pomeriggio si apre alle 18.30 a SpazioZero con la presentazione del libro “Una storia scomoda. La guerra segreta al film con Mastroianni sugli italiani in Albania negli anni del fascismo” di Antonio Caiazza, autore e giornalista alla redazione Rai di Trieste che ha seguito per anni le vicende Balcaniche per molte testate. A dialogare con lui Piero Colussi e lo stesso Luciano Tovoli.
L’incontro, a ingresso gratuito fino a esaurimento posti, porterà alla luce documenti inediti rinvenuti negli archivi diplomatici europei, capaci di riscrivere la storia di un’opera travagliata e quasi dimenticata, Il generale dell’armata morta, un film che ai tempi non uscì mai nelle sale cinematografiche e che sarà proiettato per l’occasione alle 20.45 a Cinemazero, introdotto dal regista Luciano Tovoli.
Il film, diretto nel 1983 da Tovoli alla sua prima e unica regia dopo una carriera eccezionale come direttore della fotografia (Professione: Reporter di Antonioni, Suspiria di Dario Argento, Il deserto dei Tartari di Zurlini), è tratto dall’omonimo romanzo di Ismail Kadare.
Infatti, la genesi del progetto risale al set di Ciao maschio di Marco Ferreri, quando Mastroianni prestò a Tovoli una copia del romanzo. Dopo una notte di lettura appassionata, Tovoli decise che quella sarebbe stata la sua opera prima, dando vita a una delle avventure più affascinanti e tormentate del cinema europeo.
Ambientato nell’Albania del dopoguerra, racconta la missione di un generale italiano e di un cappellano militare incaricati di recuperare le spoglie di tremila soldati caduti nella Seconda guerra mondiale. La contessa Betty Mirafiore affida loro anche il compito di ritrovare il corpo del marito, il colonnello Di Breni: una ricerca che porterà a scoprire la verità sulle atrocità compiute durante l’occupazione fascista.
Le riprese erano state inizialmente previste in Albania tra il 1980 e il 1982, con protagonisti Marcello Mastroianni, Michel Piccoli, Anouk Aimée e un giovane Sergio Castellitto. Dopo viaggi, sopralluoghi e fondi già versati alla Banca di Stato albanese, la troupe venne improvvisamente rimpatriata senza poter girare.
Per anni si è creduto che la responsabilità fosse delle autorità albanesi; ma i documenti emersi negli archivi diplomatici dimostrano che furono Italia e Francia a esercitare pressioni perché il film non si facesse, temendo di riaprire la pagina scomoda dell’occupazione fascista.
Il film fu comunque realizzato in Italia e completato nel 1983, ma non arrivò mai nelle sale italiane, anche a causa del fallimento della Gaumont Italia, che ne bloccò la distribuzione.
Luciano Tovoli – celebre direttore della fotografia e regista italiano. È noto per aver collaborato con registi come Michelangelo Antonioni e Dario Argento, oltre ad aver fondato l’Imago (Federazione Europea dei Direttori della Fotografia). Tra le sue opere più famose come direttore della fotografia spiccano film come Professione: Reporter (1975), per cui vinse un Nastro d’Argento, Tenebre (1982) e Il Viaggio di Capitan Fracassa (1990). Il generale dell’armata morta è l’unico film di cui è stato regista.
Antonio Caiazza – Antonio Caiazza, giornalista alla redazione Rai di Trieste, ha seguito per anni le vicende Balcaniche per diverse testate. ln particolare, all’Albania ha dedicato servizi televisivi, articoli e due libri: ln alto mare. Viaggio nell’Albania dal comunismo al futuro (lnstar Libri 2008) e il romanzo La notte dei vinti(Nutrimenti 2014), racconto della sanguinosa epurazione che colpì la nomenklatura di Tirana a metà degli anni ’70. Una storia scomoda. La guerra segreta al film con Mastroianni sugli italiani in Albania negli anni del fascismo (Bibliotheka, 2025)è il suo ultimo libro.