Cultura
Pordenone, 24 settembre Requiem per la Madre terra in prim assoluta al San Francesco ore 21

Un grido musicale tra le macerie del nostro tempo. Mentre il pianeta lancia segnali sempre più disperati — uragani, incendi, siccità, scioglimento dei ghiacci — le nazioni maggiori produttrici di petrolio si sfilano dagli accordi internazionali per il clima, anteponendo interessi economici alla salvezza collettiva. Gli impegni per la sostenibilità vengono disattesi, rinnegati o rallentati. Così, giorno dopo giorno, ciò che rimane è un lento e inesorabile addio.
È da questo scenario che nasce “Requiem per la Madre Terra”: un’opera rock unica nel suo genere, potente, emozionante, attuale, che fonde il linguaggio della musica contemporanea con le radici profonde della tradizione sinfonica. Un vero e proprio canto funebre, ma anche un richiamo alla coscienza, un atto di denuncia e di speranza Requiem Matri Terrae non è solo un concerto. È una presa di posizione.
Un manifesto artistico contro l’indifferenza.
Un invito a fermarsi e ascoltare — non solo la musica, ma il grido del mondo.
In un momento in cui chi ha più potere sceglie di voltarsi dall’altra parte, l’arte si fa voce per chi non ce l’ha.
E la musica diventa il linguaggio universale con cui dire: “Non è troppo tardi. Ma dobbiamo agire. Adesso.”
L’opera, commissionata dal direttore artistico dell’Associazione Musicale Gabriel Fauré, Emanuele Lachin all’amico compositore sacilese Valter Poles, verrà eseguita in prima assoluta mercoledì 24 settembre alle ore 21 nella splendida cornice dell’Ex convento di S. Francesco a Pordenone.
Protagonisti dell’evento musicale saranno il PVE Pordenone Vocal Ensemble accompagnato dai musicisti della Ro(r)ckExtra diretti da Emanuele Lachin.
L’ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti.
L’evento è realizzato da AssoGF in collaborazione con il Comune di Pordenone, con il sostegno della Regione Friuli-Venezia Giulia.