Il 22 agosto a Tramonti di Sopra e il 23 a Pordenone: “Il primo matricidio – le Eumenidi di Eschilo”

È il regista greco residente ad Amburgo Nikos Goudanakis, specializzato negli allestimenti contemporanei dell’antica tragedia greca, ad aprire venerdì 22 agosto in Friuli Venezia Giulia la XXI edizione della rassegna “La Scena delle donne – Matrici” diretta da Bruna Braidotti e organizzata dalla Compagnia di Arti e Mestieri, sostenuta dalla Regione Friuli Venezia Giulia, dalla Fondazione Friuli e dal Comune di Pordenone, con il patrocinio della Commissione Regionale Pari Opportunità, il patrocinio del Comune di Tramonti di Sopra e la partnership della Magnifica Comunità di Montagna Dolomiti Friulane, Cavallo e Cansiglio.

Per l’edizione 2025 partita con un’anteprima in primavera e dedicata alla figura e al tema materno, va in scena in prima nazionale venerdì 22 agosto alle 20.00 presso la Sala del Centro Comunale Polifunzionale di Tramonti di Sopra (PN), in condivisione con la rassegna Teatri fuori dai teatri che coniuga natura e cultura della regione Friuli Venezia Giulia,IL PRIMO MATRICIDIO da Le Eumenidi di Eschilo”. Lo spettacolo è esito del laboratorio con residenza artistica guidato da Nikos Goudanakis, realizzato dal 16 al 22 agosto nel cuore della Val Tramontina (PN), in una cornice naturale straordinaria come le Dolomiti Friulane, patrimonio UNESCO, che ha visto attori e allievi di scuole di teatro provenienti da tutta Italia al lavoro per la realizzazione della performance.

IL PRIMO MATRICIDIO” sarà in replica anche a Pordenone sabato 23 agosto nell’Arena di Largo Cervignano (ore 20.45) in collaborazione tra CASE GIALLE RIGENERATION e Teatri fuori dai teatri. L’ingresso è libero.

Terza tragedia della trilogia dell’Orestea, “Le Eumenidi” prende il nome dalle antiche divinità della vendetta, anche chiamate Erinni, che rivendicano il diritto di punire chi ha assassinato consanguinei. Dopo aver ucciso sua madre Clitemnestra per vendicare il padre Agamennone, Oreste si rifugia sotto la protezione di Apollo, che lo difende dall’implacabile persecuzione delle Furie. Ma il fantasma di Clitemnestra non trova pace e risveglia le Erinni, che si mettono sulle tracce del matricida. È allora che Atena, dea della sapienza e protettrice di Atene, propone un cambiamento rivoluzionario: istituire un tribunale formato dai cittadini migliori, per decidere non secondo vendetta, ma secondo giustizia. Il processo, che si svolge sul colle dell’Areòpago, segna il passaggio dalla giustizia arcaica alla legge della pólis. Il coro delle Erinni ha un ruolo fondamentale: è la voce dell’ordine antico, il canto di un mondo che non accetta di essere relegato al silenzio.

Le Erinni non sono solo vendicatrici, ma custodi della memoria del sangue versato e della potenza materna. Il verdetto è incerto, ma il voto di Atena a favore di Oreste decide l’assoluzione. Una decisione che afferma simbolicamente il primato del padre e cancella il valore della madre, dando origine — forse — a quella contraddizione originaria su cui si fonda la democrazia occidentale: una giustizia “nuova” costruita sulla sottomissione del principio materno, sulla rimozione del femminile come potere generativo e fondativo. Un peccato d’origine che ancora oggi ci interroga.

In scena, gli attori della Compagnia di Arti e Mestieri, Meredith Airò Farulla, Paolo Mutti, Filippo Fossa e i partecipanti al workshop Chiara Zaccagnini, Demetra Gregoriadi, Elena Macoratti, Federica Guerra, Filippo Romanello, Gianluca Barbin, Lorenzo Novelli, Marco Tizianel, Matteo Fraschetti, Susanna Berti, Valentyna Iaroshyk, Irene Turchetto, Bianca Manzari, Monica Gizzi.  

«L’allestimento – dichiara la direttrice artistica della Compagnia di Arti e Mestieri Bruna Braidotti – è una coproduzione Compagnia di Arti e Mestieri, Laboratori Permanenti e Theatrikon Hamburg, e non a caso rientra nel programma della Scena delle donne – Matrici, che mette al centro la figura materna, dando inizio al festival, simbolicamente, perché rappresenta il disvelamento di questo primo crimine ideologico che ancora adesso scontiamo. L’allestimento vedrà la partecipazione del pubblico nel momento del voto e quindi ogni replica potrà essere diversa a seconda delle sue reazioni».

Dopo Tramonti di sopra (22 agosto) e Pordenone (23 agosto), lo spettacolo farà tappa il 28 agosto a Sansepolcro (AR) nell’ambito di Terre in festival (Anfiteatro Campaccio, ore 19.00) – iniziativa di Laboratori Permanenti – e, in autunno, ad Amburgo.

Info: T. 0434 40115; info@compagniadiartiemestieri.it