Il 4 luglio a Pordenone, il 5 a Valvasone: Nova et Vetera con il Coro Sant’Antonio Abate di Cordenons

Agenzia di Comunicazione, Fotografia




“Nova et Vetera” concerto con il Coro Polifonico Sant’Antonio Abate di Cordenons
Venerdì 4 luglio al Duomo Concattedrale di Pordenone
Sabato 5 luglio al Duomo Santissimo Corpo di Cristo di Valvasone

Dirige il maestro Marco Berrini
Direttore artistico Monica Malachin
Concerti ad ingresso libero – Inizio alle ore 21.00

“Nova et Vetera” è il nuovo progetto portato in scena dal Polifonico Sant’Antonio Abate di Cordenons. Con musiche di G.P. da Palestrina, M. Zuccante, I. Pizzetti, B. Bettinelli, sarà rappresentato in due distinti concerti: venerdì 4 luglio al Duomo Concattedrale San Marco di Pordenone e sabato 5 luglio al Duomo Santissimo Corpo di Cristo di Valvasone. “Nova et Vetera” è un titolo importante per l’area cattolica. Non solo rappresenta il breviario Romano, ovvero il testo di preghiere per l’officio delle ore, ma indica anche il nuovo e l’antico testamento. Il direttore artistico del coro cordenonese Monica Malachin vi ha cucito intorno un progetto musicale/spirituale e territoriale innovativo, con composizioni antiche che dialogano e si confrontano con quelle contemporanee, dando vita ad un palinsesto sicuramente interessante ed originale.

I concerti saranno costruiti sotto forma di messa, dove durante il proprium verranno eseguiti i mottetti di G.P. Da Palestrina, mentre nell’ordinarium toccherà alle parti di messe di compositori contemporanei, proprio per accostare colori e tecniche compositive molto diverse fra loro. In questo modo il pubblico potrà ascoltare delle armonie sia arcaiche che contemporanee all’interno dello stesso concerto. Un viaggio che attraverserà i secoli e che ricorderà l’epoca in cui la musica italiana era considerata la prima scuola europea.

La scelta di studiare e dare al pubblico i mottetti di G.P. da Palestrina arriva nell’anno in cui ricorre l’anniversario dei 500 anni dalla morte del compositore romano caposcuola del movimento rinascimentale europeo. Tanto da dar vita allo “stile Palestrina” che ancor oggi viene studiato in tutto il mondo, riconoscendo al musicista il suo posto nella storia della musica polifonica.

Oltre ad essere decisamente belli, i mottetti composti e pubblicati nel 1572, dedicati a Guglielmo Gonzaga, trattano temi di estrema attualità: l’emigrazione, la perdita della propria patria, delle radici, la ricerca di sostentamento e di confrontarsi con persone di nazionalità diverse. Accanto a questi grandi temi senza tempo, il pubblico ascolterà parti di alcune messe di compositori contemporanei, con le dissonanze tipiche di una società in movimento e in trasformazione. Le note e le nuove armonie ed enarmonie di I. Pizzetti, B. Bettinelli, A. Kirschner, M. Zuccante sottolineeranno la continua ricerca dell’uomo e il suo viaggio nel tempo.

I luoghi scelti sono anch’essi ricchi di significati. Il primo concerto si terrà a Pordenone, città recentemente insignita del titolo di “Capitale della cultura 2027”. Il suo duomo è stato luogo importante sia dal punto di vista religioso che storico. I concerti  più importanti si tengono in questa cornice di cristianità e storia, e dunque il coro la reputa sede naturale per un concerto così nuovo, dai grandi temi morali, musicali e spirituali. Il secondo concerto invece si terrà a Valvasone, uno dei borghi più belli d’Italia, sito lungo la strada dei guadi e dei Magredi che lo accomuna alla città di Cordenons, sede del coro.

La direzione del concerto sarà affidata al maestro di fama internazionale Marco Berrini esperto in musica rinascimentale. “Nova et Vetera” è dunque un concerto moderno in luoghi antichi, dove territorio, cristianità, tradizioni, storia, architettura e musica si sposano esaltando le peculiarità della terra e della gente friulana. La direzione artistica del progetto è invece stata affidata a Monica Malachin, direttrice del coro Sant’Antonio Abate.