Diocesi
“Tra cielo e terra. Storia dei vescovi di Concordia”

Venerdì 20 giugno, alle ore 18 in Sala Consiliare del Palazzo Municipale di Portogruaro, sarà presentato il libro “Tra Cielo e Terra. Storia dei vescovi di Concordia” dello storico Luca Gianni. Il volume, edito da Euro 92 Editoriale, è un’opera di carattere divulgativo, ma scientificamente accurata e aggiornata dal punto di vista bibliografico.

L’autore, che da anni studia la storia della diocesi di Concordia, non ha voluto fornire semplicemente i profili biografici dei singoli pastori chiamati a guidare la nostra comunità cristiana nel corso dei secoli, ma si è proposto di individuare i particolari carismi che li hanno contraddistinti.
Nell’età tardoantica la Chiesa di Concordia si presenta come una comunità multietnica, di origine orientale, in grado di accogliere chi viene da lontano, di dare testimonianza della propria fede e di esprimere alcune personalità importanti come Paolo e Rufino.
Nel Medioevo i vescovi operano al fine di definire l’identità della loro diocesi, fondano il monastero benedettino di Summaga, favoriscono lo sviluppo del borgo di Portogruaro, destinato a diventare loro residenza.
Nella prima età moderna i presuli non risiedono con continuità in diocesi, spesso perché impegnati presso la Curia Romana. Non trascurano, però, il governo della loro Chiesa, avvalendosi di vicari generali preparati.
Dopo il Concilio di Trento la presenza dei vescovi in diocesi si fa più costante: i presuli applicano le disposizioni tridentine, attribuiscono centralità ai sinodi e alle visite pastorali, favoriscono la diffusione del culto mariano.
Tra la fine del Settecento e l’inizio dell’Ottocento le campagne napoleoniche e la fine della Repubblica di Venezia si rivelano momenti difficili per la diocesi, il cui territorio viene diviso tra la provincia di Venezia e quella del Friuli.
In un’epoca di confronto con le nuove idee dell’Illuminismo, i vescovi sono chiamati, inoltre, a ridefinire l’identità della propria comunità cristiana, anche nella relazione con le altre Chiese locali.
Sotto il dominio austriaco i presuli investono sulla formazione del clero.
Con il passaggio del Veneto e del Friuli al Regno d’Italia, sono coinvolti nel dibattito relativo ai rapporti tra Stato e Chiesa, manifestando in alcune occasioni posizioni conservatrici, in altre aperture nei confronti del cattolicesimo liberale.
Nel corso del Novecento i vescovi sono chiamati a confrontarsi con la nascita dei partiti di massa, con l’affermazione dei totalitarismi, con il dramma dei due conflitti mondiali. Nel secondo dopoguerra partecipano alla ricostruzione morale e materiale del territorio della diocesi, ponendosi al servizio della propria comunità cristiana. In questo stesso periodo completano il trasferimento della sede della diocesi a Pordenone.
Dopo il 2000 i presuli affrontano nuove sfide pastorali, come la globalizzazione, la missionarietà e l’ecumenismo, proponendo ai fedeli concordiesi nuovi stili di vita alla luce del Vangelo.
Il libro di Luca Gianni si rivolge a un pubblico ampio, in modo particolare ai fedeli concordiesi, che avranno modo di conoscere le origini della loro Chiesa e il cammino che essa ha percorso: solo coniugando insieme memoria e speranza si ha, infatti, la possibilità di costruire il futuro.