Alvisopoli: sabato 28 giugno, una giornata dedicata ad Amalia Mocenigo in Wallis

La presentazione del quaderno di studio “Amalia Mocenigo Wallis (1856-1919): l’affascinante contessa”, frutto delle ricerche dello storico Massimiliano Galasso, è l’occasione per dare visibilità e accesso al pubblico a quel complesso urbanistico della città di Alvise, che è ancora carico di storia e ricco di grande fascino.
Sabato 28 giugno alle 18 si tiene infatti un importante convegno di cui questi sono gli ospiti:

  • Lodovico Nicolis di Robilant, discendente di Alvise Mocenigo;
  • Chiara Squarcina, direttrice scientifica della Fondazione Musei Civici di Venezia, nonché responsabile di Palazzo Mocenigo (Centro Studi di Storia del Tessuto, del Costume e del Profumo), curatrice e ideatrice di numerose mostre ed esposizioni, apprezzata divulgatrice;
  • Andrea Battiston, già direttore della Biblioteca e del Centro Culturale Ippolito Nievo di Fossalta di Portogruaro, studioso e curatore della collana Quaderni di Storia Locale (da lui ideata);
    -Massimiliano Galasso, insegnante, ricercatore storico e autore di numerosi testi e pubblicazioni, indaga in particolare i secoli XIX e XX.
    L’evento sarà ulteriormente arricchito da preziose iniziative collaterali:
  • un percorso espositivo sulla storia di Alvisopoli con pannelli documentali;
  • una seconda piccola ma preziosissima mostra con le pochissime fotografie originali conservatesi di Amalia e della sua presenza nel borgo (di proprietà del Museo Etnografico di Fossalta di Portogruaro, per gentile prestito);
  • pubblicazioni originali di quella avventura editoriale che rappresentò la Tipografia di Alvisopoli (donazioni private).

  • L’evento si concluderà in serata, con un raffinato concertino d’archi nella Chiesa di San Luigi Gonzaga.

  • Nel corso della manifestazione sarà eccezionalmente possibile accedere ai diversi edifici del complesso (atrio della villa, cantinon, barchesse, pila del riso, pertinenze esterne), ordinariamente chiusi al pubblico.
    Sarà pure riaperto il bosco di Villa Mocenigo.