Arte e mostre
Abbazia di Rosazzo: una mostra per la pace

Sarebbe un onore e un piacere progettare nuove iniziative che leghino la nostra terra all’artista internazionale Atchugarry. La nostra regione è un territorio di confine e abbiamo bisogno di autori che si facciano interpreti di una cultura di frontiera dove la pace è espressione del dialogo costante tra chi conosce il reciproco oltreconfine”.
È quanto ha dichiarato il vice governatore del Friuli Venezia Giulia con delega alla Cultura, Mario Anzil, in occasione dell’ultimo giorno di apertura della mostra “Messaggi di pace”, organizzata dalla Fondazione Abbazia di Rosazzo in collaborazione con il Comune di Manzano e numerosi partner privati.
Un’iniziativa sostenuta dalla direzione cultura della Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito dei bandi di valorizzazione culturale legati a GO!2025.
L’esposizione biennale, ha ospitato, per l’edizione 2024-2025, le opere dello scultore uruguaiano di fama internazionale Pablo Atchugarry ricevendo, dallo scorso settembre ad oggi, il vivo apprezzamento del pubblico per l’alto valore simbolico dell’evento e per il suo significato culturale e civile.
La rassegna ha proposto un percorso artistico che invita alla riflessione sul tema della pace, attraverso le varie declinazioni della colomba della pace, opera evocativa di Atchugarry, capace di unire sensibilità estetica e messaggio universale.
Nell’occasione Anzil è stato accompagnato, tra gli altri, dal presidente della Fondazione Abbazia di Rosazzo Giuliano Pavan e dal sindaco di Manzano Piero Furlani.
Durante la visita, è intervenuto in collegamento telefonico lo stesso Pablo Atchugarry che ha ribadito la volontà di proseguire il rapporto con il territorio e con la Fondazione indicando nel presidente della Pavan un ambasciatore e promotore entusiasta del proprio lavoro e il Friuli Venezia Giulia una regione sensibile alla cultura internazionale.
Anzil ha infine auspicato future sinergie: “Sarebbe un onore trovare nuove opportunità di collaborazione con questo artista” aggiungendo che “la Fondazione Abbazia di Rosazzo si conferma così un luogo di dialogo e incontro tra arte, cultura e valori condivisi, capace di attrarre nomi di rilievo internazionale e coinvolgere il pubblico in riflessioni profonde e attuali