Arte e mostre
A Spilimbergo il Craf propone dal 28 giugno al 4 settembre: “Una stanza piena di treni”

È dedicata al fotografo friulano Alberto di Lenardo la nuova mostra del Craf – Centro di Ricerca e Archiviazione della Fotografia, visitabile a Palazzo Tadea a Spilimbergo dal 28 giugno al 4 settembre.
“Una stanza piena di treni”, questo il titolo della mostra curata dalla nipote dell’autore, Carlotta di Lenardo, è la prima personale visitabile in Friuli Venezia Giulia dedicata alla figura carismatica di Alberto di Lenardo, scomparso nel 2018.
L’esposizione – realizzata in collaborazione con Regione, Comune di Spilimbergo e Creation, con il sostegno di Fondazione Friuli e il contributo di Banca 360 – porta all’attenzione del pubblico oltre 130 immagini tratte dall’archivio personale di Alberto di Lenardo, composto a sua volta da oltre 10mila fotografie e rimasto nascosto in una soffitta per molti anni.
Nato a Ontagnano, in provincia di Udine, nel 1930 e professionalmente impegnato nell’azienda vitivinicola di famiglia, Alberto di Lenardo non è mai stato un fotografo professionista, ma per oltre sessant’anni – si può dire per la sua intera esistenza – con la sua macchina fotografica ha scattato e ritratto di tutto: persone, luoghi, paesaggi, oggetti. Scatti rubati, quasi sempre realizzati senza bisogno di soggetti da mettere in posa, che ritraggono il nostro Paese nella sua piena evoluzione: di moda, di stile, di vita. Negli scatti di Alberto di Lenardo si ritrova la poesia dei sentimenti che non possono essere espressi a parole ma che, attraverso la pellicola, vengono fissati in un ricordo. Fotografie che ci restituiscono momenti di vita personale di Alberto di Lenardo ma nello stesso tempo il ritratto di un’Italia colta nei suoi scorci di vita quotidiana tra la fine degli anni Quaranta e il 2016: spiagge, montagne, bar, viaggi in auto, ricordi e sentimenti fissati per sempre nei colori tenui di una pellicola e che ritornano a noi attraverso uno stile personalissimo – che vede l’uso costante di cornici e finestrature – senza perdere nulla del loro fascino.
Tre le sezioni della mostra: nella prima, il lavoro di selezione operato da Carlotta di Lenardo rivela un’estetica e una lettura del mondo comuni tra lei e il nonno, una narrazione intima tra lo sguardo del fotografo e quello della nipote. La seconda sezione è composta da tre sale con pareti tematiche che ripropongono situazioni ricorrenti su cui il fotografo amava puntare l’obiettivo e che si ripresentano quindi costantemente in tutto il suo archivio: parchi di divertimento, ritratti di persone che prendono il sole o guardano l’orizzonte, strade e vedute da macchine e aerei. Nella terza e ultima sezione troviamo invece una sala dedicata al libro da cui tutto ha avuto inizio. Un volume nato quasi per caso, dall’esigenza di dare forma a un’intuizione: che l’archivio fotografico di Alberto di Lenardo fosse qualcosa di più di un insieme di scatti privati.
La mostra è visitabile da martedì a venerdì 14.00 – 19.00; sabato e domenica 11.00 – 19.00; ingresso libero; info: info@craf-fvg.it