Roma 16-18 maggio: il Giubileo delle Confraternite

Si avvicinano i giorni che dal 16 al 18 maggio vedono le confraternite dall’Italia e anche dall’estero in cammino come pellegrini di speranza ritrovarsi a Roma per celebrare l’Anno Santo 2025.
Ricco ed articolato il programma che prevede liturgie, canti, incontri di fedeli tra le varie delegazioni.
La parte solenne sarà la Santa Messa in Piazza San Pietro presieduta dal nuovo pontefice. Con le loro caratteristiche storie e variegati camici che hanno fogge particolari, addirittura alcune con caratteristici cappucci e con le diverse insegne.
Molte di queste confraternite nella vita di tutti i giorni sono impegnate nel promuovere il culto cristiano e la devozione verso i Santi, inoltre si dedicano alla carità fraterna e all’ assistenza ai malati, carcerati, ma anche verso i numerosi migranti provenienti da Paesi in guerra o dove i diritti umani spesso sono violati.
La storia di queste associazioni religiose-devozionali si perde nella notte dei tempi, esse sono intrecciate con la storia delle comunità cristiane. Molte sono intitolate a San Floriano, San Valentino, San Sebastiano, Santa Barbara, Sant’Anna, San Rocco, Sant’Antonio Abate, San Bartolomeo, alla S.S. Trinità etc… In Italia, ma anche in Europa pur nella loro diversità sono pronte a soccorrere chi è nel bisogno e nella sofferenza con aiuti morali e materiali.
Constatiamo spesso il loro intervento di assistenza ai poveri, anche nelle nostre città vicino le grandi stazioni dei treni dove gravitano persone sole che vivono lungo i marciapiedi.
Anticamente questi sodalizi avevano anche il compito di accogliere ed assistere i pellegrini.
Particolarmente diffuse in Italia sono presenti nelle processioni in onore dei santi patroni ma anche quelle molto apprezzate quelle che si dedicano all’adorazione eucaristica, quelle del Carmine, del Rosario e confraternite di devozione Mariana.
Nella nostra Regione la presenza di confraternite è accertata in diverse città da Aquileia, Gemona, Cividale, Pordenone, Porcia, Concordia, Spilimbergo, Maniago Vito d’Asio, Zuglio, San Vito al Tagliamento, Valvasone e molte altre ancora. La loro missione si estrinseca anche nel compiere opere di apostolato e carità, come pure nel commissionare opere da’rte presenti in moltissime Chiese .
Le caratteristiche mantelline (cappe) o mozzette personalizzate con le insegne raccontano storie e devozioni di gente del passato che si sono tramandate fino ad oggi, trasmettendoci il valore spirituale che tali sodalizi hanno avuto negli anni. Con i propri valori e le esperienze confraternali acquisite nel tempo, hanno agevolato incontri di preghiera, dialogo, condivisione e solidarietà.
Nei tempi attuali alcune di queste confraternite sono state molto valorizzate per il loro patrimonio storico-religioso, elemento questo doppiamente importante per il valore storico ma anche spirituale.
Andare in pellegrinaggio a Roma per acquistare l’indulgenza Giubilare nell’anno Santo della Speranza è un’occasione per rinsaldare la vocazione della loro missione sempre in sintonia con la Chiesa. Questo dono di grazia che viene offerto come pellegrini di speranza possa infondere a tutti i partecipanti l’essere come dice il Cardinale Marcello Semeraro, ex Prefetto del Dicastero delle cause dei santi “uomini e donne del primo passo, cioè non aspettare che gli altri vengano da voi ma fare il primo passo per incontrarsi”. Occorre guardare al futuro con il cuore aperto, pieno di fiducia, sostenuto da una fede forte che favorisca un clima di fraternità nel compiere opere di carità.
Buon Giubileo alle Confraternite.
Clemente Patrizi