Pompei: l’8 maggio nel giorno della Patrona in preghiera per il nuovo papa

Foto da Wikipedia, autore. Leandro Neumann Ciuffo from Rio de Janeiro, Brazil

Pompei. Mons. Mocerino: “Assicuriamo al nuovo Papa sin d’ora amore e preghiera costante”

Il mese di maggio, mese per eccellenza dedicato a Maria, si vive intensamente a Pompei. L’8 maggio si recita la supplica alla Madonna, composta dal beato Bartolo Longo, fondatore del santuario mariano, noto in tutto il mondo, e della Nuova Pompei, e lungo tutto il mese ci sono pellegrinaggi. Il 7 maggio si è aperto il Conclave per dare alla chiesa il nuovo Successore di Pietro, dopo la morte di Papa Francesco, lunedì 21 aprile. Con il rettore del santuario di Pompei, mons. Pasquale Mocerino, parliamo di questo momento così importante per la vita della Chiesa cattolica.

(Foto Archivio fotografico santuario Pompei)

La Chiesa tutta è in preghiera. È in corso dal 7 maggio il Conclave per eleggere il nuovo Papa. In santuario si sta elevando forte la preghiera al Signore perché mandi un Pastore secondo il Suo cuore?

La preghiera per la Chiesa è sempre incessante in santuario e lo è ancora di più in questo tempo tra la morte di Papa Francesco e l’inizio del Conclave, che darà un nuovo Pontefice alla Chiesa cattolica. Per Pompei la preghiera d’elezione è il Santo Rosario, che recitiamo ogni giorno meditandolo, in vari momenti, in tutti e venti i suoi misteri. Il Rosario è a sostegno anche del ministero del Santo Padre o, come in questo momento, per chiedere allo Spirito Santo d’illuminare i cardinali, chiamati a eleggere il Vescovo di Roma.Attraverso la contemplazione della vita di Gesù affidiamo a Maria Santissima la stessa Chiesa e il Pastore, Successore di Pietro, che il buon Dio vorrà donarci.È proprio intorno alla Madonna che gli apostoli si ritrovano a pregare, dopo l’Ascensione, nell’attesa della discesa dello Spirito Santo.

Oggi, 8 maggio, per Pompei è una data significativa: è uno dei due giorni in cui si recita la supplica, collegando la città mariana fondata da Bartolo Longo a tutto il mondo. Quest’anno la preghiera alla Vergine assume un significato ancora più denso per il Conclave e per il nuovo Papa che verrà?

Nella supplica, che come tradizione eleveremo a mezzogiorno di oggi, si prega per ogni necessità della Chiesa e del mondo. Si prega, così come volle il beato Bartolo Longo, che la compose nel 1883, anche per il “Sommo Pontefice”.La sede è, ancora per poco, vacante, ma è evidente che eleviamo la nostra supplica per colui che sarà chiamato al ministero petrino. Ieri, nella celebrazione della “Missa pro eligendo Pontifice”, presieduta dal card. Giovanni Battista Re, decano del Collegio cardinalizio, che proprio oggi è a Pompei per presiedere la supplica, ci siamo rivolti a Dio perché doni alla “Chiesa un pastore” a lui “gradito per santità di vita, vigile e premuroso nella cura” del suo popolo. E ancora abbiamo chiesto al Padre un Pastore che “illumini” il suo popolo “con la verità del Vangelo” edificandolo “con la testimonianza della vita”. È la preghiera che oggi, a Pompei, rinnoveremo dinanzi alla cara Immagine della Madonna del Rosario.

In questi tempi bui oscurati dalla guerra, Pompei ancora una volta con la supplica innalza a Dio anche una preghiera speciale per la pace, attraverso l’intercessione di Maria, in piena sintonia con quanto hanno chiesto i cardinali anche nell’ultima Congregazione generale prima del Conclave. Come la Chiesa tutta riesce oggi a essere testimone di pace e soprattutto luoghi come Pompei?

La supplica alla Madonna del Rosario è, solo in apparenza, una preghiera recitata con formule e modi immutati nel tempo. In realtà è un’orazione dinamica, capace di parlare all’uomo di ogni tempo perché radicata nel Vangelo, Parola di Dio sempre nuova. Quest’anno, recitandola, pregheremo ancora una volta per la pace in un mondo in guerra.La facciata del santuario è dedicata alla pace universale e il campanile custodisce otto campane realizzate dalla fusione del bronzo di alcuni cannoni utilizzati nella Prima Guerra mondiale. Uno strumento di morte si trasformò in un simbolo di pace. La costruzione della fratellanza impegnò Longo per tutta la vita attraverso un percorso di promozione umana. Alla gioventù del suo tempo, bambini e ragazzi orfani, poveri, figli di detenuti, diede istruzione e formazione. Diede loro un futuro, delle prospettive, degli strumenti per difendersi dai profondi mali sociali. Per il fondatore la pace si costruiva con la promozione della dignità umana, della giustizia, della fratellanza tra i popoli.

Ci saranno iniziative di preghiera particolari in santuario dopo l’elezione del Pontefice?

L’annuncio dell’elezione sarà accolto con grande gioia, rimarcato dal suono a distesa delle campane.

Ma è soprattutto la preghiera che doneremo al Papa appena eletto. Una preghiera che non s’interromperà mai nel corso del pontificato.

Maggio è un mese mariano per eccellenza, in santuario arrivano tantissimi pellegrini, c’è la discesa del quadro e la supplica, ma superando i confini di Pompei c’è anche la data del 13 maggio con la Madonna di Fatima. Sarà un pontificato sotto il segno di Maria?

Gesù, sulla croce, ha affidato Giovanni e, in lui, tutti noi a Maria Santissima. Gli apostoli, a cominciare da Pietro, si ritrovano intorno alla Madre nel silenzio del sabato santo. Non c’è bisogno di sapere quale sia il nome del nuovo Pontefice per sapere, sin d’ora, che affiderà la sua vita e il suo ministero alla Madonna.

C’è un legame molto forte tra i Pontefici e Pompei, perché tutti invitano a mettersi alla scuola di Maria per andare alla sequela del Figlio Gesù. Che messaggio ideale vorreste mandare subito al nuovo Papa appena eletto?

Vorremmo comunicargli tutto l’amore che Pompei ha per lui sin d’ora e assicurargli la nostra costante preghiera.

Viviamo tempi difficili, nei quali molti hanno scelto di mettere da parte Dio. Ne sono prova le decine di conflitti nel mondo. Aspettiamo che il Santo Padre appena eletto ci guidi, con la parola e la sua testimonianza, lungo i sentieri della pace e della vita buona. Sono i sentieri di Dio.

L’ultimo regalo di Papa Francesco è l’annuncio della canonizzazione del beato Bartolo Longo: sarà il nuovo Papa a decidere quando potrà essere venerato come santo?

Sì. Non solo. Il nuovo Papa presiederà il Concistoro nel quale sarà stabilita la data della canonizzazione, che egli stesso presiederà legando il suo nome, per sempre, alla storia del santuario.