Giubileo 2025
Giubileo dei lavoratori (1-4 maggio) e degli imprenditori (4-5)

Giubileo della Speranza per i lavoratori ma anche di tutti gli imprenditori della maggior parte del mondo.
Sono giornate speciali quelle che dal 1 al 4 maggio vedranno confluire a Roma in Piazza San Pietro migliaia di donne e uomini che si impegnano quotidianamente nelle diverse attività lavorative per celebrare il Giubileo della Speranza. Papa Francesco che ha lasciato un grande vuoto ed una profonda tristezza, ha voluto dedicare a loro questo Giubileo affinché possano insieme condividere un momento propizio di riflessione e di preghiera ed orientare il lavoro anche in un’ottica cristiana.
E’ anche un giorno per ricordare e rivolgere una preghiera a chi ha perso la vita per motivi di lavoro (e sono molti, si parla di circa tre morti al giorno) che ogni anno a causa di incidenti sul luogo di lavoro non tornano a casa. Sono numerosi gli eventi collaterali, convegni, spettacoli musicali per celebrare questa importante data. In questo anno Santo la Chiesa rivolge un’attenzione particolare a tutti i lavoratori e a seguire dal 4 al 5 maggio anche gli imprenditori che così potranno ritrovarsi insieme per compiere questo cammino giubilare nella speranza di un mondo del lavoro più umano, equilibrato e in cui il rispetto per la dignità della persona deve accompagnare l’agire quotidiano.
In questo periodo, il pensiero e la solidarietà va a coloro che sono senza lavoro e che purtroppo vivono in angoscia, ai lavoratori che svolgono le loro mansioni privi di tutele o addirittura che esercitano attività non in regola e a quelli mal pagati. Occorre rispetto per la dignità di ogni persona e quindi anche dei lavoratori così da consentire loro di potersi formare una famiglia in un vivere in armonia.
Viviamo in un’epoca in cui i mercati sono competitivi, le trasformazioni ed i cambiamenti sono in continua evoluzione anche nel settore lavorativo con specializzazioni sempre più nuove e più informatizzate. Ciò comporta una formazione delle maestranze sempre al passo con la tecnologia che avanza inesorabilmente senza trascurare la formazione necessaria per garantire maggiore sicurezza nei cantieri, nelle fabbriche, in agricoltura ect. La continua evoluzione del mondo del lavoro necessita tuttavia di valori e principi che siano preponderanti rispetto al resto. Purtroppo in questa nostra società l’aspetto economico, materiale, l’avere, conta più dell’essere. Prevale l’algoritmo. Occorre ritrovare il senso etico sia del lavoro ma anche del vivere quotidiano. Ci sono tanti lavoratori precari che con amarezza si recano fuori dall’Italia per un lavoro sicuro.
Nella nostra Costituzione il tema del lavoro occupa un posto preminente. Papa Francesco e la Chiesa tutta hanno diverse volte espresso la loro vicinanza ai lavoratori che con la loro specificità ma anche artigianalità rendono un contributo originale alla società intera. In questo particolare periodo di crisi economica e sociale in cui molte donne e uomini attraversano situazioni complicate a causa di licenziamenti o cassa integrazione, la Chiesa è sensibile e vicina a loro con atteggiamento di solidarietà. E’ una chiesa che dà speranza con segni concreti rivolte a persone e famiglie (sono molte nelle varie Diocesi) che si trovano a causa della mancanza di lavoro in situazioni difficili. La Chiesa crea legami e fa rete di fronte ai problemi sociali e opera da sempre per leggi più eque e più giuste in una logica di dialogo e rispetto umano.
Un ‘attenzione è rivolta anche alla maggior parte degli imprenditori che di fronte a sacrifici e difficoltà non curano solo i successi imprenditoriali ma con il loro prezioso ruolo umano e lungimirante, nel corso degli anni sono stati vicini alle esigenze e ai bisogni dei lavoratori senza contrapposizioni e ideologismi sia in termini di qualità della vita sul lavoro sia nei casi di lavoratrici o lavoratori colpiti da gravi patologie.
San Giuseppe il falegname di Nazareth ha servito con fedeltà impegnandosi nel lavoro quotidiano ma anche nella vita familiare. Ispirandosi al suo insegnamento i lavoratori e gli imprenditori possano adoperarsi affinché il rispetto dell’altro sia sempre salvaguardato senza offese. No quindi allo sfruttamento, ma impegnarsi per umanizzare il lavoro e promuovere i diritti dei lavoratori senza minacciare la loro dignità.
Il compito degli imprenditori è complesso, richiede anche la virtù della speranza di adoperarsi per compierlo bene e contribuire a costruire una società in cui viviamo migliore. Per un cristiano ricordava Papa Francesco il lavoro” è un elemento fondamentale per la dignità di una persona. Il lavoro, per usare un’immagine, ci unge di dignità, ci riempie di dignità, ci rende simili a Dio, che ha lavorato e agisce sempre (cfr Gv 5,17).
Il lavoro da speranza e fiducia e condividendo le parole del nostro Vescovo Giuseppe, “La Pasqua ci ricorda che anche nelle situazioni più disperate la speranza è viva perché il sacrificio di Gesù sulla croce e la sua resurrezione hanno sconfitto la morte, facendoci credere nell’amore, nella solidarietà e nella possibilità di un futuro migliore, anche quando sembra più lontano che mai”.
L’augurio per i lavoratori e imprenditori di guardare con fiducia al Giubileo della Speranza affinchè possa essere l’inizio di una strada da percorrere insieme e che aiuti tutti a superare momenti di difficoltà passando alla fase della speranza in un modo concreto.
Grazie Papa Francesco, il Papa degli ultimi che parlava alla coscienza del Mondo e che ha amato il Vangelo con la Sua semplicità.
Buon Giubileo
Clemente Patrizi