Spettacoli
Al via il Clarinetto Naonis Festival con Patrick Messina

Da domani a domenica il centro storico di Pordenone ospiterà la quinta edizione del Festival internazionale di clarinetto “Portus Naonis”, organizzato da SiNota – Associazione Scuola di Musica Citta di Pordenone con il sostegno di Comune, Regione e Fondazione Friuli.
L’apertura del Festival sarà affidata a un originale Dj set di clarinetto in programma alle ore 18 in piazza della Motta. Un evento aperto a tutti che si preannuncia una combinazione esplosiva volta a creare un mix originale e accattivante, coni suoni acustici e melodici del clarinetto che si fonderanno al beat elettronico e ai ritmi da club. Un momento vuole trasformarsi in un’esperienza coinvolgente e originale per ascoltare dal vivo il suono caldo del clarinetto che danza sul beat chill del Dj set.
A seguire, alle ore 20.30 all’ex Convento di San Francesco, si terrà il primo dei tre grandi concerti gratuiti che vedranno esibirsi maestri di fama internazionale, autentici virtuosi di questo strumento. Si tratta del concerto “Tre clarinetti e un’orchestra”, un incontro di suoni, culture e virtuosismi che intende guidare il pubblico in un viaggio musicale attraverso epoche e stili. Protagonisti assoluti saranno tre grandi clarinettisti internazionali: il francese Patrick Messina, il portoghese Luis Gomes e lo sloveno Joze Kotar, accompagnati dall’ensemble d’archi dell’Orchestra da Camera di Pordenone.
Il programma alterna celebri pagine del repertorio classico a brani meno noti ma di grande suggestione. L’Adagio dal Concerto per clarinetto di Mozart, interpretato da Luis Gomes, apre uno spiraglio sulla profondità espressiva di uno dei più amati capolavori mozartiani. Joze Kotar porta in scena la brillantezza e la virtuosità del primo movimento del Concerto in Fa minore di Weber, mentre Patrick Messina presenta Sholem, una composizione intensa e personale, carica di sonorità evocative. A tessere il filo tra un intervento e l’altro, gli archi dell’Orchestra da Camera regalano una pagina interamente dedicata a loro: gli Intermezzi Goldoniani op. 127 di Marco Enrico Bossi, piccoli gioielli strumentali dal sapore teatrale e leggero.