Pasqua di Speranza. Gli auguri del Vescovo Pellegrini ai lettori e alle lettrici de “Il Popolo”

Pomponio Amalteo, Resurrezione, Lestans

Desidero proporre a tutte le lettrici e lettori alcune domande. È possibile nel mondo di oggi, in questi tempi difficili e complessi accogliere il messaggio di liberazione, di gioia e di speranza della Pasqua? Le parole centrali della fede cristiana: Gesù Cristo, nostra speranza è risorto, riescono ancora a riscaldare un po’ il nostro cuore? In un mondo turbato da conflitti armati che infliggono sofferenze indicibili a milioni di persone e da tensioni geopolitiche che dividono le nazioni, come stiamo sperimentando in questo periodo, con una scia di paura e di oscurità, la Pasqua si eleva come luce di speranza e di rinnovamento.  La Pasqua ci ricorda che anche nelle situazioni più disperate la speranza è viva perché il sacrificio di Gesù sulla croce e la sua resurrezione hanno sconfitto la morte, facendoci credere nell’amore, nella solidarietà e nella possibilità di un futuro migliore, anche quando sembra più lontano che mai. La Pasqua ci incoraggia a guardare oltre le divisioni e le ostilità, a cercare sempre i semi di vita che sono, nonostante tutto, ancora presenti nell’umanità, per non restare intrappolati nella palude della paura. La Pasqua è il giorno della grande speranza, di una speranza che l’umanità non si può dare e che solo Dio ci può donare. La Risurrezione di Gesù è il fondamento della fede cristiana poiché simboleggia la vittoria sulla morte e sul peccato e offre la promessa di una vita piena ed eterna a coloro che credono. Anche dopo la morte più buia c’è la promessa di una nuova vita. È un messaggio di liberazione, di gioia e di speranza per tutti, anche per coloro che stanno vivendo situazioni personali, familiari e sociali di solitudine, di rottura di qualche relazione, di paura del futuro, di malattia, di sofferenza e di povertà. Ricordiamoci che nonostante tutto la morte non ha mai la risposta definitiva. C’è sempre la speranza di una vita nuova, di una resurrezione, “perché – ricorda papa Francesco – le cose possono cambiare” (Laudato Sii, 13). L’auspicio e la preghiera che la Pasqua sia per tutti, credenti e non credenti, un’occasione di rinascita, di fiducia di quella gioia che proviene dalla presenza del Risorto che con il suo amore trasforma la nostra vita e la fa rifiorire nelle zone di oscurità e di deserto che ancora risiedono nei nostri cuori. L’esperienza della speranza che la Pasqua porta con sé, ci fa credere di poter rinascere a vita nuova anche quando, per diverse ragioni, ci sentiamo persi, sconfortati e delusi. Di questa possibilità di rinascita ne è testimone anche la natura che, dopo il lungo inverno, proprio in questo periodo pasquale si risveglia e rifiorisce. La Pasqua ci aiuti a diventare più socievoli e più accoglienti, persone che sanno vivere con serenità e pace interiore e che sanno aprirsi all’accoglienza degli altri.

Buona Pasqua a tutte e a tutti.

+ Giuseppe Pellegrini