Arte e mostre
Pordenone, sabato 1° marzo ore 18: “Castelli di sabbia” al museo Civico d’arte espone il pordenonese Michele Tajariol

Dopo “Sotto il sasso” di Max Rommel, la rassegna si arricchisce con “Castelli di sabbia” di Michele Tajariol, un nuovo capitolo che esplora visioni e interpretazioni della fotografia contemporanea.
L’inaugurazione si terrà sabato 1° marzo alle ore 18:00 presso il Museo civico d’Arte di Pordenone – Palazzo Ricchieri, alla presenza dell’artista e del curatore Marco Minuz, che afferma: “L’obiettivo di questo progetto è duplice: da un lato, ampliare l’offerta culturale dedicata alla fotografia, integrando anche la sua dimensione contemporanea e dall’altro instaurare un dialogo armonioso con la struttura e le collezioni del Museo civico d’Arte di Pordenone, valorizzandone il patrimonio attraverso nuove prospettive.”
Castelli di sabbia offrirà ai visitatori una selezione accurata delle opere più rappresentative del lavoro dell’artista pordenonese e un corpus di opere inedite che danno il titolo a questo progetto, create appositamente per l’occasione.
L’esposizione proporrà uno sguardo approfondito sul processo creativo dell’artista, dal reimpiego di oggetti di uso quotidiano trasformati in sculture, fino allo scatto fotografico che ne cattura e preserva l’essenza che commenta: “Ho sempre cercato di lavorare attraverso ciò che conoscevo meglio. Oggetti e soggetti che componevano non solo il mio immaginario ma anche una specie di quotidianità. Il modo migliore per dirottare questi oggetti dentro il mio linguaggio è stato, fin da subito, quello di smontarli o distruggerli. Attuando questo meccanismo, gli oggetti perdevano la loro originaria funzione e mi permettevano di scardinare la loro autoreferenzialità. Esempio, comporre una scultura, testarla come se fosse uno strumento e chiedersi: funzionerà?”.
A completare il corpus espositivo sarà una nuova produzione dedicata a un progetto di documentazione fotografica, realizzato nelle prime ore dell’alba, che immortala i resti effimeri dei castelli di sabbia lungo il bagnasciuga.
“Penso che questo lavoro, inedito per il pubblico, sia il risultato inconscio della mia riflessione sul tema del guardare. Osservare e fotografare sculture che non ho creato, ma che esistono già nel paesaggio, significa esplorare il senso stesso dello sguardo e il modo in cui può essere trasformato in un gesto espressivo. La fotografia, con la sua apparente semplicità, mi ha permesso di indagare ancora più a fondo il linguaggio della scultura, ampliandone le possibilità di lettura e interpretazione.” Michele Tajariol.
Il Museo civico d’Arte di Pordenone – Palazzo Ricchieri è aperto dal mercoledì al venerdì dalle 15:00 alle 19:00 e il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 15:00 alle 19:00.
La rassegna Sul guardare, promossa dal Comune di Pordenone e organizzata da Suazes, è sostenuta dalla Regione Friuli-Venezia Giulia e gode del patrocinio del Ministero della Cultura. La mostra “Castlli di sabbia”, curata da Marco Minuz e con la collaborazione di Casablu, gode del supporto della Banca di Credito Cooperativo di Pordenone e Monsile.
Michele Tajariol (1985) frequenta l’Accademia di Belle Arti di Carrara, proseguendo la formazione in Giappone alla Tokyo Zokey University. Negli anni successivi agli studi accademici, conduce workshop in alcuni Istituti Scolastici di diverso grado e formazione in collaborazione con associazioni culturali.
La sua iniziale ricerca lo porta ad affrontare il linguaggio della scultura attraverso la rivisitazione di oggetti che decontestualizzano spazi o luoghi affettivi. Un’idea di scultura che si basa sulla composizione di differenti materiali e oggetti comuni. L’identità di scultura-oggetto ha dirottato il linguaggio dell’artista verso l’uso di quest’ultima a una finalità performativa e fotografica, in cui egli stesso mette a confronto corpo ed opera per un’unica oggettualità di sintesi visiva.
Nella personale attività artistica prende parte a esposizioni e residenze in Italia e all’estero, collaborando con altri artisti alla realizzazione di progetti comuni, mettendo a confronto le proprie attitudini in differenti campi espressivi.
Nel 2023 è stato finalista del Premio Driving Energy – Fotografia contemporanea presso il Palazzo delle Esposizioni di Roma e nel 2024 è stato selezionato per il X Premio Fondazione VAF presso la Stadtgaleri Kiel (Germania) e il MART Museo d’arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto.