Diocesi
Pordenone, 26 marzo ore 20.30 “Uniti dalla parola” incontro ecumenico

La segreteria delle chiese cristiane di Pordenone e Portogruaro ha organizzato per martedì 26 marzo nella Chiesa della Sacra Famiglia in viale Cossetti a Pordenone, ore 20.30, l’incontro: “Uniti dalla parola. Riflessione e condivisione a partire dai testi biblici proposti nella Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani” (Gv 20, Deut 6, 1 Pt1).
LA FEDE CRISTIANA RACCONTA DELLA VITA
“Uniti dalla Parola”
Continuano gli incontri sulla Parola di Dio che la Segreteria ecumenica propone ormai da alcuni anni. Senza pretese, eppure centrali nel cammino ecumenico: attorno alla Parola!
In un incontro con la comunità cristiana di Torre di Pordenone, il prof. Giovanni Catapano, mentre presentava il concilio di Ninea, data la ricorrenza del 1.700 anniversario di questo primo concilio della Chiesa, terminava dicendo che era inevitabile riflettere sulla persona di Gesù ricorrendo a categorie di pensiero allora correnti per interpretare in maniera corretta e comprensibile i testi del nuovo Testamento sulla persona di Gesù. Un’operazione doverosa quindi, secondo lui, che permetteva di entrare nel mistero della persona di Gesù di cui si raccontava nel Vangelo.
Doverosa ma anche difficile e rischiosa, con il rischio di mettere in secondo piano la Parola di Dio scritta nella Bibbia? Quello che è avvenuto: lungo la storia della Chiesa si è incominciato a riflettere più sulle conclusioni condivise dai vari concili che sui testi della Bibbia. Con tante conseguenze, la più grande delle quali porterà alla riforma protestante e ad una delle divisioni più grandi della Chiesa. Un rischio che per alcuni era inevitabile (cattolici ed ortodossi) e per altri un abuso di autorità (protestanti). Per gli uni il rafforzamento del ministero dei vescovi (uniti al papa per i cattolici), per gli altri la centralità unica della Bibbia.
Fino all’inizio del secolo scorso quando si è capito che l’esasperare le divisioni non era coerente con la volontà del Signore Gesù. Prendeva il via la forma di ricerca dell’unità “ecumenica”, mettendo insieme quello che unisce, per un cammino che via via si chiarificasse sempre di più, intravedendo la mèta, comunque condividendo tutto quello che è possibile condividere.
Da qui gli incontri come quello del 26 marzo, sulla Parola di Dio scritta nella Bibbia, da tutti i cristiani ritenuta un riferimento basilare, anche se per alcuni esclusivo e per altri non isolabile dalla mediazione autorevole dei vescovi. L’anniversario del concilio di Nicea può essere un’altra occasione per fare un passo in aventi, convergente, e così rileggere la storia della Chiesa nella sua interezza, raccogliendo quello che è più essenziale in un linguaggio più adeguato per raccontare il patrimonio della fede cristiana oggi, in maniera comprensibile. Oggi, tempo di dispersione più che di concentrazione, ancora di più in attesa di essere raccolti attorno ad una Parola che sostenga ed orienti, in contatto vivo con le sofferenze di troppe persone, operando per la pace.
don Giosuè Tosoni