Le persone sostenute da Centro di Ascolto e Caritas nel territorio

Copertina presentazione Centro di Ascolto Pordenone

L’annuale relazione del Centro di Ascolto, in cui si raccontano le povertà incontrate dai Centri di Ascolto della Diocesi, delle parrocchie e delle foranie, quest’anno sarà presentata venerdì 21 marzo alla Casa della Madonna Pellegrina di Pordenone alle 20.30.

L’incontro – nell’ottica della condivisione sinodale – si aggiunge alla tradizionale presentazione per Istituzioni e organi della stampa avvenuta questa mattina venerdì 21 marzo in cui è emerso che nel 2024 su 29 centri di ascolto e distribuzione parrocchiali o foraneali censiti – sono state incontrate 1384 famiglie per un totale di 4.709 persone; il Fondo Diocesano ha supportato 103 nuclei familiari; il Centro d’Ascolto 415 nuclei familiari; l’Emporio 11 nuclei familiari; 11 nuclei familiari (pari a 31 persone) sono stati accolti alla Madonna Pellegrina; 25 persone sono state accolte a Villaregia; 38 le persone accolte nell’asilo notturno La Locanda.

La presentazione dei dati delinea un quadro di grande significato.
“Il motivo per cui ci concediamo due momenti di riflessione sul tema delle povertà si inserisce negli esiti del Cammino Sinodale che abbiamo vissuto e che ritroviamo nella lettera pastorale del vescovo Giuseppe “Cammino di speranza per una nuova evangelizzazione” nella quale un intero capitolo è dedicato alla Carità definendola “cuore dell’evangelizzazione”. C’è una domanda che è posta all’interno della lettera pastorale “Quali povertà e fragilità sono più urgenti oggi e necessitano della nostra presenza e testimonianza della carità?” (n. 48) Questa relazione è un’opportunità per cercare di fornire una risposta su questo tema, a partire da quello che, come Chiesa Diocesana, siamo stati capaci di incontrare e osservare” spiega il direttore della Caritas Diocesana Andrea Barachino. “Al n. 49 – prosegue Barachino – il vescovo Giuseppe scrive che le povertà chiedono l’attenzione e la cura, in particolare dei Consigli Pastorali Parrocchiali. Le comunità cristiane, in sinergia con il territorio e le istituzioni pubbliche e private, sono chiamate a monitorare il territorio, favorendo e creando luoghi di ascolto e di confronto, per servire meglio chi è nel disagio. (cfr. Libro sinodale, nn. 27 e 29). Nel fare questo, l’attenzione sia rivolta non solo a collaborare, per trovare risposte concrete, ma anche un deciso impegno nel dare voce a chi vive situazioni di povertà, al fine di far maturare nella comunità e nelle autorità competenti una maggiore giustizia sociale. Ecco allora l’opportunità di una serata offerta alle comunità cristiane per avere un quadro sulla povertà e la risposta di carità in diocesi. L’incontro si lega anche a un possibile lavoro da fare all’interno dei consigli pastorali parrocchiali (rinnovati o in fase di rinnovo) per aiutare a individuare quei bisogni a cui dare risposta attraverso servizi, come segno di attenzione ai più fragili, che possiamo chiamare pastorale di confine (cfr. n° 50)”.