Chiesa
Colletta per la Terrasanta: le attività della custodia francescana

Attraverso la Colletta, la Custodia Francescana può portare avanti la sua missione fondamentale: “Custodire i Luoghi Santi, le pietre della memoria, e favorire la presenza cristiana, le pietre vive della Terra Santa”. È la missione portata avanti dalla Custodia Francescana attraverso la Colletta “Pro Terra Sancta”, che – si ricorda in una nota – si traduce in numerose attività di solidarietà, come il mantenimento delle strutture pastorali, educative, assistenziali, sanitarie e sociali. Di norma, la Custodia di Terra Santa riceve il 65% dei proventi della Colletta, mentre il restante 35% viene destinato al Dicastero per le Chiese Orientali, che provvede a distribuirlo. I territori menzionati dalle Sacre Scritture nella narrazione della storia salvifica, che beneficiano, in varie forme, del sostegno proveniente dalla Colletta, sono: Gerusalemme, Palestina, Israele, Giordania, Cipro, Siria, Libano, Egitto, Etiopia, Eritrea, Turchia, Iran e Iraq. In particolare, viene elargito un sussidio ordinario annuale a tutte le eparchie orientali e latine dei suddetti Paesi, con l’eccezione dell’Etiopia, dove la Chiesa latina è posta sotto la cura del Dicastero per l’Evangelizzazione. Il contributo ricevuto consente di mantenere vive le realtà ecclesiali attraverso il sostegno ai sacerdoti, ai religiosi, alle istituzioni, alle famiglie e alle iniziative pastorali. La Colletta rappresenta quindi un aiuto concreto per preservare la presenza cristiana in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente, in contesti segnati da difficoltà sociali, economiche e politiche. La Diocesi Patriarcale di Gerusalemme dei Latini, la Custodia Francescana, oltre alle altre Chiese e agli Istituti Religiosi, sono impegnate nella formazione scolastica dei giovani della Terra Santa e, insieme al Segretariato di Solidarietà, sono sostenute dai proventi della Colletta. “La guerra a Gaza, l’aumento della disoccupazione e la mancanza di turismo hanno influito negativamente sulla situazione economica generale delle scuole in Palestina”, si legge nel rapporto, in cui si fa presente che il Dicastero riserva una particolare attenzione alle emergenze e assicura che la formazione prosegua ininterrottamente e rimanga accessibile a tutti gli alunni. Una prestigiosa istituzione che assicura la formazione accademica è la Bethlehem University. Quasi 3.300 giovani, musulmani e cristiani, vi vengono formati intellettualmente e umanamente con la speranza di “impegnarsi nella costruzione di un Paese dove regni rispetto reciproco e dove sia preservata la dignità della persona umana”. È apprezzabile l’impegno dei Fratelli delle Scuole Cristiane nella conduzione dell’Università. Grazie alla Colletta si può provvedere a devolvere contributi ai seminari, alle case di formazione religiosa e a istituzioni culturali nei territori di competenza, sostenendo sotto varie forme (borse di studio, tasse universitarie e necessità varie), anche a Roma, giovani seminaristi e sacerdoti, religiosi e religiose e, compatibilmente con i fondi disponibili, alcuni laici.