“Abbiamo bisogno di più umanizzazione” Luisa Bocchietto apre la Pordenone Design Week

Pordenone, Opening della 14^ Pordenone Design Week

«Abbiamo bisogno di meno prodotti e più soluzioni; di meno desideri e di più ideali; di meno protagonismo e di maggiore empatia, se vogliamo trasmettere ancora stupore e bellezza». È con un forte richiamo alla necessità di umanizzazione e cultura, spostando lo sguardo dall’uomo al pianeta, che l’architetto Luisa Bocchietto, Senator di World Design Organization, questa mattina ha chiuso la sua lectio magistralis “Dal prodotto industriale al valore immateriale del Design”.
La lezione ha dato avvio alla 14^ edizione della Pordenone Design Week, in una mattinata intensa nella sede del Consorzio Universitario di Pordenone. La Pordenone Design Week, manifestazione che trasforma la città in punto di riferimento internazionale del design, è in programma fino a venerdì 14 marzo, organizzata da Consorzio Universitario di Pordenone, ISIA Roma Design sede di Pordenone, Confindustria Alto Adriatico e Associazione Culturale Pordenone Design. L’iniziativa è realizzata con il sostegno di Regione Friuli Venezia Giulia, Bcc Pordenonese e Monsile e Fondazione Friuli, con il patrocinio di Comune di Pordenone e Camera di Commercio di Pordenone e Udine, e il sostegno dei partner Adi Fvg, Polo Tecnologico Alto Adriatico Andrea Galvani, Comet (Cluster della Metalmeccanica del Fvg), l’azienda L&S e il mediapartner “Art a part of Cult(ure).

Un intervento, quello di Bocchietto, fortemente intriso dell’attualità che stiamo attraversando, alle prese con una nuova rivoluzione tecnologica sulla spinta dell’intelligenza artificiale: «La gestione numerica dei dati rischia di portare in secondo piano i valori umanistici che hanno sempre contraddistinto l’impegno del design, posto a cavallo tra i due mondi: sapere tecnico e culturale. Il design è uno strumento di umanizzazione della tecnologia. La particolarità del design italiano è sempre stata quella di saper unire queste due componenti, lavorando sulla continua messa in discussione dei meccanismi di mercato a favore di una visione centrata sui bisogni dell’uomo».

Un appello alla umanizzazione che interpella ciascuno: «Negli ultimi anni, con il succedersi delle crisi, l’impulso democratico iniziale è stato rivalutato e forse è venuto il momento di concentrare il focus della ricerca non più sull’uomo e sui suoi bisogni e desideri, ma sul pianeta, domandandoci cosa possiamo fare per fronteggiare le problematiche climatiche. Dunque, meno sprechi, attenzione al riuso, all’economia circolare, alla sostenibilità in tutte le sue declinazioni».

La mattinata dell’Opening ha preso avvio alle 9 oggi con l’apertura dei workshop aziendali a cui hanno partecipato gli studenti di ISIA Roma Design sede di Pordenone. Successivamente, si è aperto il convegno moderato da Giuseppe Marinelli, ideatore e direttore scientifico della Pordenone Design Week, al quale sono intervenuti Alessandra Gallone consigliere del Ministro dell’Università e Ricerca, Alberto Parigi vicesindaco reggente del Comune di Pordenone, Francesca Ros presidente del gruppo Giovani Imprenditori Confindustria Alto Adriatico, Paolo Candotti presidente del Consorzio Universitario di Pordenone, Giuseppe Morandini presidente della Fondazione Friuli, Giovanna Cassese presidente Cnam – Consiglio nazionale dell’alta formazione del Mur, e di Tommaso Salvatori direttore di ISIA Roma Design.

La Pordenone Design Week è un evento strategico non solo per la sua dimensione di ricerca, ma anche di sviluppo futuro, «capace di contaminare il territorio rendendo Pordenone una città laboratorio e spazio dispositivo e didattico, in una prospettiva di crescita della città» come ha rimarcato Alberto Parigi vicesindaco reggente di Pordenone. Un aspetto sottolineato anche da Giovanna Cassese, presidente del Consiglio Nazionale delle Arti e della Musica del Ministero dell’Università e della Ricerca, che ha sottolineato come «il sistema dell’alta formazione artistica e musicale in Italia è in un momento di grande trasformazione, la Pordenone Design Week può essere un esempio e testimonianza, proprio per la volontà di entrare in contatto con la società, il mondo, la volontà fortissima di voler cambiare e in meglio il mondo. Non è soltanto un aspetto della didattica e della ricerca ma anche quella che consideriamo la quarta missione, quella della valorizzazione della conoscenza». Una mission confermata e apprezzata – nei loro interventi – da Luciano Nonis direttore della Fondazione Friuli e Francesca Ros presidente dei giovani industriali.

PDW CAPITALE DEL DESIGN

La prima giornata della Design Week ha dato avvio ai workshop, cuore della Pordenone Design Week, a cui partecipano aziende di riferimento nei diversi settori produttivi che interpelleranno i giovani creativi nello sviluppare nuove soluzioni progettuali in ottica di sostenibilità, comunicazione e design di prodotto.

E in questo contesto la PDW apre il suo orizzonte e diventa luogo di interesse extraterritoriale con la partecipazione tra le aziende di Tucano, azienda nota in tutto il mondo specializzata in borse e custodie per il lavoro. Il workshop sarà concentrato sull’individuazione e progettazione di un prodotto tessile contenitore per il lavoro, il viaggio e il tempo libero, che sia aderente ai principi sostenibili della elevata riciclabilità e riparabilità.

Significativa anche quest’anno la presenza di aziende particolarmente orientate all’innovazione, punto di riferimento per il territorio, tra cui Mediaprofili con Formenti e Giovenzana, Pezzutti e L&S Italia, Mesons.

Oltre ai cinque workshop “di prodotto” si affiancano due laboratori teorici, di cui uno di ricerca imperniato sul Low Density Design, ossia quella visione di progettazione che si allontana dal concetto di produzione di massa a favore invece di una ricerca “a bassa densità”, che recupera la dimensione culturale e più profonda, che supera dunque la mera dimensione funzionale o di conoscenza del materiale. Sarà l’occasione per sviluppare metaprogetti volti a indagare il design autoprodotto come espressione di cultura e di saper fare locale che contrastino le masse omogenee di consumatori globali grazie all’accesso a nuove tecnologie produttive digitali e non. Indirizzi di ricerca che animano il dibattito contemporaneo accademico legato al design, e che troveranno uno spazio anche nella PDW.

L’altro workshop interpella gli studenti e futuri designer (sempre accompagnati da docenti e tutor) nell’interrogarsi e proporre una progettualità legata al Valle Center, futura sede di alcuni corsi universitari a Pordenone che nei prossimi anni sarà oggetto di un importante intervento di riqualificazione urbana. Sarà un ideale ponte tra il passato e il futuro della città di Pordenone, in un luogo architettonico celebre che ha occupato le copertine delle maggiori riviste di settore quando fu edificato su progetto di Gino Valle, e che oggi verrà reinterpretato nella sua riorganizzazione interna. Quello che emergerà dalla PDW sarà la progettazione di installazioni funzionali per gli ambienti di rappresentanza e gli spazi interni, un progetto che migliorerà la fruibilità degli interni, in connessione con l’esterno, per comunicare l’importanza delle attività accademiche a Pordenone e quindi il ruolo della città nel panorama internazionale.

«L’Università è al centro di un progetto non solo urbanistico ma anche culturale al centro del futuro della città, mi riferisco proprio al tema della sede dell’università, il Valle Center – ha spiegato Paolo Candotti, presidente del Consorzio Universitario di Pordenone all’opening della Pordenone Design Week – Quale migliore occasione per raccogliere i contributi dei ragazzi proprio dedicati a questo aspetto del ripensamento e recupero di questo luogo della città, è interessante che questo sviluppo venga da voi, dalle vostre idee».

Saranno coinvolti gli studenti di ISIA Roma Design sede di Pordenone con annualità di studio differenti cui si sono aggiunti, quali graditi ospiti, studenti provenienti dalle scuole secondarie superiori Istituto tecnico Sandro Pertini, Istituto Universitario Salesiano Venezia, Istituto di Istruzione Superiore Statale di Sacile e Brugnera che saranno guidati da project manager, designer e tutor, tra docenti, ex studenti e neo-laureati del corso a Pordenone di ISIA Roma design.