Economia
Pordenone: incontro in Cciaa con la presidente Ance Federica Brancaccio e gli imprenditori del settore: cosa accadrà dopo il bonus 110%?

Si è tenuto oggi, martedì 18 febbraio, presso la Camera di Commercio di Pordenone nella sede di Palazzo Montereale Mantica, un incontro informale tra gli imprenditori e le imprenditrici del settore costruzioni regionale e Federica Brancaccio, Presidente dell’Associazione Nazionale Costruttori Edili (ANCE). Il format scelto è quello de “Un caffè con”, ed è stata l’occasione ideale per creare un contesto di dialogo informale e autentico, utile alla costruzione di relazioni di valore tra la provincia e i centri decisionali di Roma/Bruxelles. La Presidente Federica Brancaccio, arrivata a Pordenone con un viaggio di andata/ritorno in giornata da Roma, ha dimostrato interesse e vicinanza ai territori nonostante i diversi impegni istituzionali.
L’evento, così pensato, è stato moderato da Giorgio Santilli, Direttore di “Diario Infrastrutture e Ambiente Costruito-DIAC” e già caporedattore della sede romana de Il Sole 24 Ore. Oltre alla Presidente Brancaccio, tra i relatori sono intervenuti Piero Petrucco, Presidente della Federazione dell’Industria delle Costruzioni Europea (FIEC), ed Elvis Santin, Presidente di Ance Alto Adriatico. Ad aprire i lavori è stato Michelangelo Agrusti, Presidente di Confindustria Alto Adriatico.
Durante l’incontro il tema trainante è stato quello del futuro del settore, sia per ciò che concerne il “post” Bonus 110% e PNRR, sia per ciò che riguarda il tema ed i “possibili futuri” della casa nella nostra società, anche in relazione all’immaginario delle nuove generazioni.
“È vero, nel futuro non ci saranno più PNRR e Bonus 110%, ma ci saranno altre agevolazioni e dovremmo sfruttare le risorse private in primis. La leva sarà quella delle facilitazioni degli investimenti privati, ma dobbiamo insistere per avere una legge sulla rigenerazione urbana” – questo uno dei concetti estratti dall’intervento della Presidente ANCE Federica Brancaccio. “Ripopolare i tratti del Paese che ora sono abbandonati: questo sicuramente è un obiettivo perseguibile che al contempo eviterebbe sia il sovraffollamento delle città sia lo spopolamento delle aree periferiche”.
“Nelle aree metropolitane sappiamo che la situazione “casa” è un argomento acceso. Le città sono sovraffollate, le persone continuano a spostarsi dalle aree interne o periferiche verso le città, dove sono concentrati i servizi e il lavoro. Ma lì le case non si trovano più a prezzi accessibili. È vero che il problema è sistemico, riguarda tutta l’Europa; ma dobbiamo anche riflettere e ripensare al concetto di casa nel nostro territorio: l’Italia è uno dei Paesi con il più alto tasso di proprietà privata relativa a casa (prima casa e seconda casa) anche a costo di debiti decennali. Ma il Paese cambia, cambiano le abitudini, la percezione e funzionalità e dobbiamo chiederci se la casa avrà lo stesso valore nella nostra società, anche per le nuove generazioni”.
Durante il confronto, gli imprenditori hanno avuto modo di fare diverse domande dirette a chiarire gli effetti delle modifiche al codice appalti soprattutto in tema di qualificazione delle imprese e subappalto, alla luce delle recenti riforme del Codice degli appalti, ottenendo chiarimenti veloci e visioni prospettiche sugli scenari futuri.
“Abbiamo fortemente voluto creare questa occasione di incontro e confronto fra gli imprenditori ed i massimi vertici dell’associazionismo di categoria“, ha dichiarato Santin, che aggiunge: “È stata un’occasione importante, ringrazio la Presidente Brancaccio ed il Presidente Petrucco per il tempo che ci hanno dedicato e per la loro disponibilità. Roma e Bruxelles sembrano lontane e, di fatto, lo sono; a volte sono quasi estranee alle nostre realtà, ma siamo consapevoli che comunque hanno un impatto sul nostro quotidiano. Con questo evento puntiamo ad un contatto diretto“, sottolinea Santin. “Si tratta di un caffè perché vogliamo uscire dai contorni rigidi di un evento formale e puntiamo a un confronto rilassato ma franco, fra noi imprenditori del Nordest e i nostri rappresentanti nei massimi organi di potere.”.
“Il mondo delle costruzioni e del lavoro in generale, stanno evolvendo a ritmi sempre più veloci, mai come oggi abbiamo bisogno di informazioni e di prospettive, l’incontro è stato fonte di spunti e ispirazioni. Noi imprenditori delle costruzioni dobbiamo fare sistema e questo è un primo passo”, ha concluso il Presidente di Ance Alto Adriatico.
**
ANCE Alto Adriatico è l’Associazione delle aziende edili industriali delle province di Gorizia, Pordenone e Trieste, aderente a Confindustria Alto Adriatico e ad ANCE, Associazione Nazionale Costruttori Edili.
La missione di ANCE Alto Adriatico è accompagnare e sostenere le aziende attraverso le molteplici trasformazioni del mondo delle costruzioni, interpretando e divulgando i processi di cambiamento in atto, stimolando la riflessione sull’evoluzione del mercato e il modello d’impresa, favorendo l’acquisizione di nuove competenze e mettendo a disposizione professionalità in grado di rispondere a bisogni nuovi e tradizionali.