Fine vita la Toscana, prima regione in Italia, approva la legge regionale. Casini (Mpv): “Una sconfitta per tutti”

Marina Casini, presidente del Movimento per la vita italiano (Mpvi)

“Una sconfitta per tutti, un ceffone sonoro ai malati e alle loro famiglie che di tutto hanno bisogno fuorché di una legge che predispone la strada per l’auto-somministrazione della morte con il sostegno e l’approvazione della comunità. Una vergogna”. Marina Casini, presidente del Movimento per la vita italiano (Mpvi), commenta così la notizia sull’approvazione della legge sul suicidio assistito da parte del Consiglio regionale della Toscana.
“Un pessimo approdo per Firenze e la Toscana le cui bellezze artistiche e paesaggistiche si opacizzano di fronte a una legge che con prepotenza, forzando limiti e competenze, oltre a violare i veri diritti dei malati, rinnega l’umanesimo di cui per secoli Firenze è stata culla – prosegue Casini -. E dire che il Granducato di Toscana è stato il primo ad abolire la pena di morte. Da faro di civiltà, Firenze diviene così fautrice di inciviltà e regresso”. Per la presidente del Mpvi è inoltre “tristissimo” che “ciò sia avvenuto proprio nel giorno in cui si celebra la Giornata del malato” (il provvedimento è stato approvato nel pomeriggio di ieri 11 febbraio, ndr).
“Chi ha davvero a cuore la persona, e quindi anche coloro che sono colpiti dalla malattia – conclude Casini –  è chiamato a moltiplicare le forze per portare, come il Samaritano del Vangelo, ogni sollievo necessario, perché di cura, di prossimità, di assistenza accogliente, di terapia del dolore, di senso del vivere, c’è davvero bisogno”.