Attualità
Una luce per la pace: giovani in cammino
La marcia per la pace organizzata a Pordenone sabato 21 dicembre da diverse realtà religiose e interreligiose del territorio
Giovani di diverse comunità religiose e interreligiose del territorio hanno acceso la luce della speranza il centro di Pordenone sabato 21 dicembre nel pomeriggio. Sono i partecipanti alla marcia “Una luce per la pace: giovani in cammino” promossa dalla Diocesi Concordia-Pordenone, dalla Comunità Islamica di Pordenone con le sue associazioni, dal Gruppo Interreligioso di Pordenone, dalla Segreteria delle Chiese Cristiane, da La Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni e dall’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai, dalla Chiesa Cristiana Evangelica Battista con la collaborazione di Azione Cattolica, Agesci e Focolarini.
Partiti da piazza Cavour, i partecipanti – tra cui il vescovo Giuseppe Pellegrini – sono giunti sotto la Loggia del Municipio dove sono state preghiere delle preghiere in arabo da una giovane della Comunità islamica, da una giovane del gruppo dei Santi degli Ultimi Giorni, da due giovani cristiane protestate e da una giovane buddhista.
I giovani scout hanno portato la lanterna con all’interno la “Luce della Pace” proveniente da Betlemme. Da anni, in questo periodo, viene accesa a Betlemme una candela che fa il giro per il mondo intero: in Italia, il compito della distribuzione è in carico ai giovani scout che attraverso una staffetta la portano in tutte le stazioni d’Italia che lo richiedono. Quest’anno, in virtù della condizione della martoriata Terra Santa, la Luce è stata conservata a Vienna da dove è giunta a Trieste e da dove è partita la staffetta che ha portato la fiamma anche a Pordenone
L’invito a tutti i presenti è stato di pensare a una propria ragione di conflitto, di scriverla su un post-it e di di attaccarlo a un grande cartellone. Una volta riempito di messaggi, il cartellone è stato capovolto per convertire i pensieri di conflitto in messaggi e pensieri di perdono. Invocando ciascuno a “scegliere di essere pacificatore oggi e sempre”.