Pordenone: per ricordare don Bruno Cescon. L’8 dicembre ad Attimis e a Pordenone

L'8 ad Attimis inaugurazione degli affreschi per la chiesa del monastero realizzati per desiderio di on Bruno; alla sera alel 20 messa di suffragio al Cristo ocn don Renato De Zan alla Chiesa del Cristo

Don Bruno Cescon, di cui siamo orfani dal 4 dicembre 2023, aveva un afflato particolare per i Monasteri di clausura, luoghi eletti di preghiera, studio, contemplazione. Quasi 26 anni fa, nell’editoriale de Il Popolo del 13 dicembre 1998, Don Bruno rifletteva sull’”utile dell’inutile”, ovvero sulla scelta di entrare in un monastero di clausura lasciando la città, la professione, la famiglia per diventare “recluse di Dio”, come le aveva definite Sergio Zavoli, per operare la “carità della preghiera”, come l’aveva definita lui.Don Bruno Cescon desiderava che dopo la sua salita al cielo venisse donata parte delle sue sostanze alle suore di clausura di Attimis, e per questo è stato donato al Monastero un importante affresco, dono da lui voluto e interamente finanziato. La carità della preghiera doveva unirsi alla carità materiale, da non tralasciare mai, e alla carità intellettuale, di rosminiana memoria, per “aiutare la coscienza degli uomini di oggi a recuperare il senso globale e trascendentale dell’esistenza”.Monastero di clausura di Attimis. Nell’editoriale de Il Popolo del 30 giugno 2002, “L’ultimo goal dalla clausura”, tornava sull’argomento ricordando una cugina che entrava nel monastero di Attimis, dove ancora vive. L’ultimo goal dalla clausura perché Suor Paola era ex calciatrice, oltre che ex commercialista, che “ha chiuso la sua porta al mondo per amarlo infinitamente nella preghiera”, per citare l’editoriale. Un servizio, la carità della preghiera, per rammentarci che il cambiamento di noi stessi e del mondo parte da Dio. Suor Paola e le sue consorelle clarisse ci raccontavano che il sabato notte si alternano in una veglia di preghiera sino al mattino, per chiedere al Signore la protezione dei giovani che rientrano in auto dopo una serata di festa. E’ il loro modo di stargli vicino. Ecco perché Don Bruno si raccomandava sempre di ricordare le suore di clausura nella preghiera: devi ricambiare la loro preghiera con la preghiera per loro, ripeteva.L’opera. Parlando con la superiora, madre Annachiara, e con suor Paola dell’intenzione di don Bruno, le stesse hanno espresso gratitudine per la realizzazione di un loro desiderio: affrescare il coro dietro al presbiterio della Chiesa del Monastero con due Angeli ministranti – uno con il turibolo dell’incenso, l’altro con il Libro della Parola-, a significare l’unione della liturgia in terra con la liturgia del cielo (v. foto). Dietro le figure angeliche, le forme dorate di una grata ricordano l’”hortus conclusus”, il significato profondo della” clausura” come anticipo della Gerusalemme Celeste. Con la loro consueta maestria, le suore hanno inciso una targa-ricordo in cuoio: DONO DI DON BRUNO CESCON, sacerdote della Diocesi di Concordia-Pordenone, giornalista, filosofo, docente universitario.L’opera verrà inaugurata domenica 8 dicembre alle 15 al Monastero di Attimis, alla presenza dell’autore, di tutti agli amici che vorranno venire, delle autorità locali e delle suore clarisse, liete di accoglierci e offrirci poi un piccolo rinfresco.L’autore. Madre Annachiara aveva in mente un noto iconografo e affrescatore, Paolo Orlando, con un dottorato in Teologia, insegnante e conferenziere di teologia e di lingua russa, per anni assistente dell’iconografo P. Egon Sendler del centro “St. George” di Meudon-Paris. Come iconografo ha tenuto corsi di iniziazione all´iconografia canonica cristiana, in collaborazione con Monasteri, Centri culturali, Istituti d´Arte. Come affrescatore ha eseguito pitture monumentali di genere sacro in Italia ma anche in Francia, Costa d’Avorio, Ecuador, Perù, Slovenia, Taiwan.

AD ATTIMISOre 15 al Monastero di clausura, inaugurazione dell’opera (presentazione della figura di Don Bruno Cescon e dell’opera; benedizione della stessa da parte di Don Davide Brusadin, direttore dell’ufficio comunicazioni sociali della nostra diocesi, ruolo a lungo ricoperto da Don Bruno). Ore 15:30 recita dell’ora media con le suore clarisse; ore 16 piccolo rinfresco in parlatorio aperto a tutti i presenti. Nell’occasione è possibile avere il libro di Bruno Cescon, “Fondi e affondi. 20 anni di editoriali di un sacerdote giornalista e filosofo”, (Ed. Il Segno), prefazione di S.E. card. Matteo M. Zuppi, presidente Cei.

A PORDENONEAlle 20 dell’8 dicembre in Chiesa del Cristo mons. Renato De Zan celebra la messa domenicale a ricordo di don Bruno Cescon, a un anno dalla scomparsa, con la partecipazione di amici, collaboratori de Il Popolo e di quanti vorranno unirsi.La carità -della preghiera, materiale e intellettuale- di Don Bruno continua a ispirare la nostra comunità, facendo eco al suo impegno per una spiritualità che unisce preghiera e azione, per una cultura che si fa servizio al bene comune e al progresso.

Carla Panizzi

SABATO 14 DICEMBRE – PREMIO UCSI

La mattina di sabato 14 dicembre a Verona si tiene la cerimonia di premiazione dei vincitori dell’edizione 2024 del Premio “Natale Ucsi”, la cui giuria è stata per anni presiduta da don Bruno Cescon, che aveva condiviso il progetto del Premio sin dagli esordi, appoggiando un concorso giornalistico nazionale che premiasse “gli scoop del bene”: articoli che avevano saputo cogliere, nella quantità di notizie poco belle, quelle positive, capaci di dare speranza e fiducia ad un mondo che non sempre la merita. Come si legge nel sito di Ucsi Verona: “Don Bruno Cescon aveva compreso che il giornalismo poteva riscattarsi: non solo cronaca e lettura dei fatti, ma ricerca e lettura del bene, perché diceva: “l’uomo può fare il male e nello stesso tempo fare il bene”; noi giornalisti, aggiungeva, dobbiamo dare speranza al lettore nel presentare anche il bene, in particolare quello che non fa pubblicità”.Anche qui don Bruno ha lasciato un ricordo del suo impegno: “Il sito www.premioucsi.it è un progetto di comunicazione donato da don Bruno Cescon” si legge nel sito stesso che gli dedica un profilo biografico, foto e citazioni. Il sito è stato disegnato da Andrea Brugnoli (SV).