Cultura
Pordenone, 19 dicembre: la Traviata al Verdi
Una delle opere più amate dal pubblico del teatro
La grande lirica torna al Teatro Verdi di Pordenone con uno dei più grandi capolavori del teatro verdiano di tutti i tempi: giovedì 19 dicembre alle 20.15 di scena La Traviata, tra i titoli più amati del melodramma italiano, con Orchestra e Coro della Fondazione Teatro Lirico Giuseppe Verdi di Trieste. Un’emozione unica che suggella il 2024 per il Teatro Verdi di Pordenone proprio nell’anno in cui l’opera lirica italiana è diventata Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità Unesco.
Il nuovo allestimento dell’Ente lirico triestino si caratterizza per la coerenza e il rigore drammaturgico con cui il regista francese Arnaud Bernard firma la messa in scena, che esalta il contrasto tra il conservatorismo dell’epoca e lo scandalo della tribolata vicenda amorosa di Violetta Valéry e Alfredo Germont. Il ruolo di Alfredo sarà interpretato dal tenore di fama internazionale Francesco Demuro, con Maria Grazia Schiavo nel ruolo di Violetta e Roberto Frontali nel ruolo di Giorgio Germont, assieme a un cast stellare. Molta attesa anche per l’elegante direzione musicale del Maestro Enrico Calesso.
I costumi di Carla Ricotti e la scenografia di Alessandro Camera si muovono nel solco della tradizione e creano una risposta visiva agli elementi drammatici su cui si concentra la regia. Completa l’affresco un cast vocale di prim’ordine per un evento che già si annuncia imperdibile.
La Traviata è una delle opere liriche più celebri di Giuseppe Verdi, divisa in tre atti e scritta nel 1853 su libretto di Francesco Maria Piave. Rappresentata la prima volta al Teatro La Fenice a Venezia il 6 marzo 1853, l’opera si basa sul dramma La Dame aux camélias di Alexandre Dumas figlio e racconta la storia di una giovane cortigiana parigina malata di tubercolosi, Violetta Valéry. La Traviata è un atto d’amore per questa donna disperata, vittima di un mondo spietato, un mondo che divora senza misericordia i fragili oggetti del proprio egoistico piacere. E al tempo stesso è un omaggio all’ostinato attaccamento alla vita di questa donna, alla sua forza di volontà, alla sua tenacia nella sfortuna.
La musica è ricca di lirismo e intensità emotiva. Tra i momenti musicali più celebri vi sono il Brindisi iniziale, “Libiamo ne’ lieti calici”, che è un’aria allegra e festosa, e il duetto tra Violetta e Alfredo, “Un dì felice”, che esprime l’inizio del loro amore. La Scena finale dell’Atto III è una delle più potenti e commoventi in tutta la storia dell’opera lirica.
Per info e biglietti biglietteria del Teatro o www.teatroverdipordenone.it.