Domenica 17 novembre: giornata dei Poveri. Lo sguardo della Caritas diocesana

La Giornata Mondiale dei Poveri, istituita da Papa Francesco, rappresenta un’occasione preziosa per riflettere sulla povertà, per riflettere con i poveri e per stimolare azioni concrete di solidarietà. Negli ultimi anni, a Pordenone, il problema dell’accesso a un alloggio dignitoso è diventato sempre più pressante

La Giornata Mondiale dei Poveri, istituita da Papa Francesco, rappresenta un’occasione preziosa per riflettere sulla povertà, per riflettere con i poveri e per stimolare azioni concrete di solidarietà. Quest’anno il messaggio del Papa invita a guardare il povero anche nella sua dimensione spirituale, e, come volontari a trovare fondamento del nostro agire nella preghiera per fornire gesti di vicinanza e sostegno continuativo, per essere una comunità cristiana che possa essere testimone viva di speranza. Tale richiamo si concretizza nel lavoro quotidiano delle Caritas, delle parrocchie e dei volontari, che nella nostra diocesi rispondono a un bisogno crescente, come dimostrano i dati relativi alla povertà sul territorio.Negli ultimi anni, a Pordenone, il problema dell’accesso a un alloggio dignitoso è diventato sempre più pressante, ce lo ha ricordato anche il nostro Vescovo Giuseppe nella sua lettera Pastorale. Molte famiglie si trovano in difficoltà a causa dei costi elevati di affitti e spese domestiche. La povertà oggi non colpisce solo chi è senza lavoro, ma anche chi possiede un reddito che, nonostante gli sforzi, non è sufficiente a garantire condizioni di vita dignitose. Il Fondo Diocesano di Solidarietà, strumento fondamentale della diocesi, ha infatti registrato un aumento degli accessi del 30% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, a testimonianza di una povertà sempre più diffusa che tocca una parte crescente della popolazione locale.In particolare, circa il 60% delle famiglie che hanno beneficiato dell’aiuto del Fondo sono nuclei con reddito da lavoro, che però vivono in condizioni di lavoro povero: il loro stipendio non basta per coprire le spese essenziali. Questo fenomeno richiede una risposta attenta, come quella che la rete delle Caritas e delle parrocchie offre quotidianamente. Oltre all’aiuto economico, è necessario accompagnare le famiglie esprimendo vicinanza nella relazione. Questa rete rappresenta un punto di riferimento indispensabile per molte persone, offrendo un supporto che va oltre l’assistenza materiale e cerca di rispondere ai bisogni complessi di chi è in difficoltà.Un altro indicatore dell’impegno delle Caritas è l’Emporio Solidale diocesano, un piccolo negozio comunitaria dove le famiglie in difficoltà possono ricevere alimenti e beni di prima necessità. I numeri relativi agli ultimi mesi confermano l’importanza di questo servizio: sono stati infatti sostenuti 244 nuclei familiari per un totale di 633 persone, tra cui 69 bambini sotto i sei anni e 216 ragazzi dai 7 ai 16 anni. L’Emporio offre una risposta immediata, garantendo alle famiglie la possibilità di accedere a cibo e altri beni essenziali, rendendo più sostenibile la gestione quotidiana. A questi numeri si devono aggiungere le attività promosse dalle Caritas e delle altre organizzazioni caritative nelle altre parrocchie della diocesi. Nel suo messaggio, Papa Francesco ci invita a sentirci provocati ognuno di noi come credente “ad ascoltare la preghiera dei poveri, prendendo coscienza della loro presenza e necessità. È un’occasione propizia per realizzare iniziative che aiutano concretamente i poveri, e anche per riconoscere e dare sostegno ai tanti volontari che si dedicano con passione ai più bisognosi”.Nella nostra diocesi, le attività promosse dalle parrocchie mostra come la solidarietà si esprima attraverso l’impegno di chi si dedica ogni giorno agli altri, rispondendo alle esigenze delle famiglie in difficoltà e cercando di costruire una rete di aiuto sempre più solida.Andrea BarachinoDirettore Caritas diocesana