Protezione civile Fvg: partito un altro contingente per l’Emilia

Sono 35 gli ulteriori volontari della Protezione civile regionale che, insieme a due funzionari, ieri sono partiti alla volta dell'Emilia Romagna per fornire assistenza nell'area di Pianoro. Il contingente verrà equipaggiato con moduli e attrezzatura per lavaggio e macchine movimento terra per lo sgombero dei rifiuti e del materiale accumulato.

Sono 35 gli ulteriori volontari della Protezione civile regionale che, insieme a due funzionari, ieri sono partiti alla volta dell’Emilia Romagna per fornire assistenza nell’area di Pianoro. Il contingente verrà equipaggiato con moduli e attrezzatura per lavaggio e macchine movimento terra per lo sgombero dei rifiuti e del materiale accumulato.  

A darne notizia è l’assessore regionale alla Protezione Civile Riccardo Riccardi, illustrando l’impegno della Regione nella zona emiliana interessata in questo mese di ottobre dall’emergenza meteo. Fino ad ora i contingenti presenti in questa zona del Paese sono già tre, ai quali si aggiunge quello appena partito.

Ma tra settembre e ottobre sono stati numerosi gli uomini e mezzi impiegati anche in Friuli Venezia Giulia per far fronte alle conseguenze degli eventi atmosferici verificatisi in regione.

 

“A seguito di specifica richiesta da parte del coordinamento della regione Emilia – spiega l’esponente dell’esecutivo Fedriga – ieri (venerdì 25 ottobre) è partito un nuovo gruppo. Ma la nostra presenza in loco è diventata operativa a partire da venerdì 18 ottobre; in seguito alla diramazione dell’allerta rossa che tra le altre Regioni interessava anche l’Emilia Romagna e alla convocazione urgente del comitato tecnico delle Regioni, sono stati richiesti ed inviati i primi 2 funzionari a Ravenna per supporto al COC locale. Successivamente è stata richiesta l’attivazione urgente della colonna mobile in assetto Kit idraulico (motopompe e idrovore), cui è seguita la partenza domenica 20 mattina del primo contingente composto da 11 volontari e due funzionari”.

 

“Nella stessa giornata abbiamo inviato anche un secondo contingente, composto da 16 volontari e 2 funzionari: entrambi i gruppi sono stati destinati ai comuni di Zola Pedrosa e Anzola per attività di pompaggio delle acque per liberare scantinati, garage e pianterreni di abitazioni private, nonché per fornire assistenza nella ricostruzione di un argine rotto durante gli eventi alluvionali. Il perdurare delle attività di assistenza alla popolazione ha reso necessario l’invio di un terzo contingente, partito mercoledì 23 ottobre per dare il cambio al primo turno, composto da 24 volontari in assetto di movimentazione dei fanghi depositati e pulizia dei locali alluvionati sempre alle medesime zone (Zola Pedrosa/ Anzola). Il contingente si tratterà fino a domenica 27, in continua coordinazione con le amministrazioni locali per la definizione delle aree e dei cantieri d’intervento”.

 

La Protezione civile regionale è stata impegnata anche su un altro fronte, quello locale, con uomini e mezzi operativi per la gestione del maltempo in Friuli Venezia Giulia. “A seguito della diramazione dell’allerta arancione del 7 settembre che ha interessato tutto il territorio regionale per criticità idrogeologiche – spiega Riccardi – abbiamo firmato con il governatore Fedriga un decreto di preallarme per mobilitare il sistema del volontariato e mettere a disposizione i primi 500mila euro con i quali compiere gli interventi più urgenti.

Successivamente si sono verificati ulteriori eventi meteo avversi che hanno reso necessario integrare i fondi messi a disposizione per gli interventi più urgenti fino a raggiungere un budget complessivo di 3,17 milioni”.

 

“Tra settembre e ottobre – conclude l’assessore alla Protezione civile – sono state avviate 39 attività di somma urgenza in 23 comuni della Regione, per il ripristino della viabilità, la mitigazione del rischio esondazione, la messa in sicurezza a seguito di caduta massi e frane. Il tutto per un valore di spesa pari a poco più di 3 milioni di euro. Contemporaneamente il sistema del volontariato è intervenuto sul territorio regionale per fare fronte alle criticità emerse con 535 volontari, in 222 attività con utilizzo di 156 mezzi e 75 attrezzature e dotazioni”