Parolin per funerali di Sammy basso: “Una grande luce nel mondo”

“Sammy è stato una grande luce che si è accesa nella notte del mondo”. Lo scrive il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, nel messaggio in occasione del funerale di Sammy Basso, scienziato originario di Tezze sul Brenta (VI), malato di progeria e deceduto a 28 anni lo scorso 5 ottobre, esequie venerdì 11. “Ho avuto anch’io modo di conoscere personalmente Sammy – prosegue il card. Parolin – perché l’ho incontrato un Natale, a casa mia, e successivamente quando è venuto in udienza da Papa Francesco. Considero ciò una grazia speciale, perché Sammy è stato una grande luce che si è accesa nella notte del mondo". 

“Sammy è stato una grande luce che si è accesa nella notte del mondo”. Lo sostiene il cardinale segretario di Stato, Pietro Parolin, nel messaggio in occasione del funerale di Sammy Basso, scienziato originario di Tezze sul Brenta (VI), malato di progeria e deceduto a 28 anni lo scorso 5 ottobre. “Mi unisco spiritualmente  ai genitori, agli amici e a quanti oggi sono riuniti per dare a Sammy il cristiano commiato sulla terra e ne condivido il dolore e la speranza, trasformandoli in preghiera di suffragio per lui e di consolazione per tutti”, scrive il porporato nel testo letto questo pomeriggio, durante le esequie celebrate nel campo sportivo di Tezze sul Brenta dal vescovo di Vicenza, mons. Giuliano Brugnotto.“Ho avuto anch’io modo di conoscere personalmente Sammy – prosegue il card. Parolin – perché l’ho incontrato un Natale, a casa mia, e successivamente quando è venuto in udienza da Papa Francesco. Considero ciò una grazia speciale, perché Sammy è stato una grande luce che si è accesa nella notte del mondo. Molti, in questi giorni, hanno messo in rilievo i differenti aspetti della sua persona.  A me stupì il fatto che – come mi scrisse – egli fosse interessato anche alla questione Israelo-palestinese e ne possedesse buona conoscenza, avendola studiata a fondo. Nell’occasione  si offri di mettere se stesso a servizio della pace in quella drammatica situazione, oggi ulteriormente aggravatasi, perché – così affermava –  ‘ho capito quanto possa essere importante anche solo la volontà del singolo per cambiare le cose e per dare speranza’. Ci ha lasciato davvero una inestimabile testimonianza di vita e di fede!”, conclude il segretario di Stato vaticano affidando “Sammy alla misericordia del Padre” e auspicando che “la luce che egli ha acceso continui a illuminare e a riscaldare il cuore di tutti noi e, attraverso di noi, i cuori di quanti soffrono e cercano ragioni per vivere e sperare”.