Sport
E’ nata una Stella mondiale: “Potenziale enorme”
Intervista a Nunzio Cucinotta, mentore di Davide, campione del mondo juniores
E’ uno degli allenatori più apprezzati in Friuli Venezia Giulia. Il direttore sportivo III livello Nunzio Cucinotta, allo scoccare del suo accordo con il Caneva Gottardo Giochi, ha festeggiato la doppia iride del suo pupillo, il campione del mondo dell’eliminazione e dell’inseguimento a squadre Davide Stella.Nunzio, Davide è l’atleta che ti ha regalato le maggiori soddisfazioni nella tua carriera?Direi proprio di sì. Quando siamo passati al Caneva, avevo promesso di provare a rinverdire i fasti passati della società giallonera. Penso che con Davide ci siamo riusciti pienamente visto che su pista nel 2023 ha vinto tre titoli europei (scratch, eliminazione e chilometro da fermo) e un bronzo mondiale, quest’anno due europei (inseguimento a squadre e madison) e un argento, due mondiali e un argento. Anche mia figlia Annalisa ha vinto tanto, ma Stella ha un grande potenziale e lo ha dimostrato lo scorso week end vincendo due gare di fila su strada come la Coppa San Vito e il Gran premio Valli del Natisone.Cosa ha fatto esplodere Stella in questo finale di stagione?Ora è senz’altro più tranquillo, dopo aver concentrato l’intera stagione nella preparazione dei mondiali su pista. Magari su strada aveva affrontato gare troppo dure per lui, che comunque deve trascinare 69 chilogrammi di muscoli, mentre la corsa pianeggiante di San Vito al Tagliamento e quella ondulata ma con salite brevi di San Pietro al Natisone hanno fatto al caso suo.Da quanto tempo alleni Davide Stella?Lo seguo da quand’era G6. In realtà già gli anni precedenti lo allenavo in palestra dopo Ferragosto. Davide è sempre stato un ragazzo e un atleta brillante e motivato. La velocità l’ha imparata progressivamente, affinando l’allenamento. È merito suo se oggi è il pistard più importante in Italia fra i pari età e un prospetto di valore assoluto.Quali talentini stanno crescendo in Friuli Venezia Giulia?Ai campionati italiani su pista mi ha impressionato molto Giulio Puppo della Sacilese. In quell’occasione ha vinto tutte le batterie e ha stabilito il miglior tempo. Certo ha già il fisico, ma sicuramente può dedicarsi proficuamente alla velocità. Un altro elemento su cui punterei è Jacopo Pitta che ha del potenziale. A livello femminile, invece, ci si aspettava di più, forse sono state sbagliate alcune valutazioni.Da quanti anni operi nel ciclismo?Dal 1990 dopo aver praticato atletica e rugby. Diventato cicloamatore, appesi la bicicletta al chiodo per seguire i miei figli Claudio e poi Annalisa. “Ma sei pazzo? Se fai correre tuo figlio, hai finito di andare in bicicletta” mi rimproveravano i compagni di squadra. Mettere a disposizione la propria esperienza, invece, è quello che dovrebbero fare tutti.