Cultura e Spettacoli
Domenica 27 ottobre Uri Kein
Stelle della musica anche nella giornata finale della 27ma edizione del festival Jazz & Wine of Peace: domenica 27 ottobre, con il quartetto di Erik Friedlander. Emerge, nella formazione, la presenza al piano del grande Uri Caine (alle 14, Vila Vipolže di Vipolže, Slovenia), ma anche di Mark Helias al basso e l’alchimista del ritmo Ches Smith.
Stelle della musica anche nella giornata finale della 27ma edizione del festival transfrontaliero Jazz & Wine of Peace organizzato da Circolo Controtempo , domenica 27 ottobre, con il quartetto di Erik Friedlander, fra i più blasonati violoncellisti contemporanei. Emerge, nella formazione, la presenza al piano del grande Uri Caine (alle 14, Vila Vipolže di Vipolže, Slovenia), ma non di meno sono l’eccellente Mark Helias al basso e l’alchimista del ritmo Ches Smith.
Un altro quartetto, quello di Kurt Rosenwienkel, chitarrista della scena jazzistica newyorkese, che si è distinto negli ultimi 30 anni per il suo stile innovativo e la capacità di comporre e improvvisare ad altissimi livelli, chiuderà invece il festival alle 20.30, nel Teatro di Cormòns.
La giornata si aprirà alle 11 nella Tenuta Villanova di Farra d’Isonzo con il trio Paier-Valcic-Preinfalk, degli austriaci Klaus Paier (fisarmonica e bandoneon) e Gerald Preinfalk (sax e clarinetto) e la croata Asja Valcic al violoncello, portatori di una nuova era creativa.
Nuovo intreccio fra il Jazz & Wine of Peace e la rassegna Zrcala Meje|Specchi di confine, in collaborazione con Kud Morgan, alle 12 da Ščurek, a Dobrovo v Brdih (Slovenia) con il solo di Jamie Saft, pianista virtuoso, tastierista, produttore e compositore di New York, applauditissimo venerdì sera a Cormòns, sul palco non Hamid Drake.
Alle 16, al Kulturni Dom di Gorizia, performance finale dei musicisti coinvolti nel workshop che si terrà durante il festival, in collaborazione con il Conservatorio Giuseppe Tartini di Trieste. E con Samuel Blaser, Marc Ducret and Peter Bruun.
E anche in chiusura di festival un concerto sarà dedicato al fondatore e direttore artistico del Jazz & Wine of Peace scomparso a giugno, Mauro Bardusco: è quello della formazione capitanata da Zlatko Kaučič, intitolato “Objemi/Abbracci/Hugs”, special guest il sassofonista Torben Snekkestad, atteso al Kulturni Dom di Gorizia, alle 17.30.
Ultimo appuntamento anche per il percorso Jazz & Taste, alle 12, negli spazi dell’Accademia Vine Lodge di Capriva del Friuli con il Rogerio Tavares Trio, che offre un viaggio nel mondo della musica brasiliana d’autore: Maurizio Piancastelli alla tromba e flicorno, Rogerio Tavares, chitarra, voce e autore delle composizioni, Maurizio De Gasperi alle tastiere.
Intanto, si avvia alla chiusura con un bilancio entusiasmante la 27.edizione del festival che ancora una volta, per cinque giorni, con 28 eventi distribuiti in 5 teatri e in 18 aziende vinicole e dimore storiche, ha trasformato il Collio friulano e sloveno nel palcoscenico dei grandi protagonisti del jazz mondiale anche grazie all’intreccio vincente con la straordinarietà dei vini e dell’offerta gastronomica. E si è confermato riuscito esempio della capacità di proporre turismo culturale, testimoniando lo spirito di pace (racchiuso da sempre nel titolo e simboleggiato al termine di ogni concerto da un brindisi con il Vino della solidarietà) che anima la manifestazione, certamente in sintonia, da anni, con quello di Gorizia-Nova Gorica, Capitale della cultura 2025.
Fra le migliaia di presenze, per il 50 per cento provenienti dall’estero, pubblico in maggioranza austriaco, seguito da appassionati in arrivo da Slovenia, Croazia, Germania e altri paesi nordeuropei. Non meno affollati, di giorno come di sera, i locali di Cormòns, cuore della manifestazione, che hanno accolto pubblico e musicisti e c’è molta soddisfazione per la ricaduta in termini di indotto, da parte delle strutture ricettive del territorio, dove spesso erano sold out anche alberghi, bed & breakfast e agriturismi.