San Martino al T.: Bruna Braidotti ricorda Guerrino Ermacora

Lo spettacolo “Orsola 1350” in programma giovedì 5 settembre alle 20.30 a Postoncicco di San Martino, con la Compagnia Arti&Mestieri che rende omaggio allo scrittore e storico originario morto nel 2023

Giovedì 5 settembre (ore 20.30), nell’ambito del festival “Una terra in scena: Teatro in casa” organizzato da Associazione Inscena Servizi per la cultura del territorio, a San Martino al Tagliamento, in località Postoncicco, la Compagnia di Arti&Mestieri renderà omaggio allo scrittore scomparso nel 2023 Guerrino Ermacora, originario di Povoletto, poi residente nella provincia di Pordenone, autore del libro “Terra di uomini” (La Nuova Base, 2012) da cui è tratto lo spettacolo “Orsola 1350” di e con Bruna Braidotti che andrà in scena, per ricordarlo, nel cortile di Casa Serafin “Passaggi d’arte” (via Postoncicco 22/a).

Lo spettacolo traspone in rima e racconto la trama del romanzo sulle vicende del patriarcato di Aquileia al tempo di Bertrando de Geniès, ucciso nei boschi di San Giorgio della Richinvelda il 6 giugno del 1350, evento che segnò l’iniziò del declino del Patriarcato in Friuli. Una storia di amore e guerra con intrighi e congiure ai tempi del Patriarcato di Aquileia.

I libri di Ermacora hanno raccontato in modo romanzesco le storia del territorio friulano, e non solo. Sedici romanzi e raccolte, da “Il centurione” alle vicende longobarde in “Rosso Longobardo”, sino a quelle bizantine, da “Augusta Teodora” sulla vita dell’imperatrice, alle battaglie della quarta crociata in “Nero veneziano”, fino a “1492 – Juanito va in America”, incentrato sulla vita di un giovane mozzo della caravella Santa Maria agli ordini di Cristoforo Colombo.

Bruna Braidotti lo ha incontrato nel 2021, quando si apprestava a scrivere il testo teatrale che verrà rappresentato a San Martino al Tagliamento, località su cui ha incentrato molte delle vicende storiche e romanzesche, attraversata dalle scorrerie dei nemici del patriarca che gli tesero l’agguato, vicenda raccontata in modo dettagliato nel romanzo e riproposta in forma poetica dall’attrice pordenonese, accompagnata nel suo racconto dalle musiche dell’Ensemble Euterpe diretto da Luisa Sello.