Pordenone
Pordenonelegge, venerdì 20 settembre: Cora di Brazzà da New Orleans ai merletti d Moruzzo
Ore 11 palazzo Montereale Mantica Sala Alcova : venerdì 20 settembre si parla di "Cora Slocomb di Brazzà l’ingegno e il coraggio" nell’incontro con Marisa Sestito e Martina Zamparo. Presenta Margherita Reguitti. Una donna imprenditrice da New Orleans a Moruzzo, fondò la prima scuola di merletti
Ore 11 palazzo Montereale Mantica Sala Alcova : venerdì 20 settembre si parla di “Cora Slocomb di Brazzà l’ingegno e il coraggio” nell’incontro con Marisa Sestito e Martina Zamparo. Presenta Margherita Reguitti.Le due autrici e il grande studioso del Friuli Angelo Floramo sono autori di saggi su Cora Slocomb di Brazzà. Anche il CIF, Centro italiano femminile di Udine, ha dedicato a Cora uno scritto nel volume “150 anni di storia, cultura e vita sociale in Friuli – Ritratti di donne friulane” pubblicato nel 2011. Cora Slocomb nacque a New Orlean nel 1862. Figlia unica del capitano confederato Cuthbert H.Slocomb e di Abbie Day. Benché presto orfana di padre ricevette un’ottima educazione. Viaggiò molto e nel 1887 fu a Roma con la madre dove incontrò Detalmo Savorgnan di Brazzà, fratello degli esploratori Pietro e Giacomo. Cora e Detelmo si sposarono nell’ottobre dello stesso anno. Erano entrambi anticonformisti, ma li accomunava anche la convinzione che la ricchezza rende felici, purché spesa a favore del prossimo. Cora si innamorò subito del borgo friulano di Brazzà, s’interessò alle donne e e si attivò per trovare un’occupazione che favorisse la loro emancipazione attraverso una fonte personale di guadagno. Nel 1891 istituì la prima Scuola Cooperativa di merletti. Fu la prima insegnante nella sede di Santa Margherita del Gruagno (Moruzzo). In seguito si aprirono altre sei scuole. Furono cento le merlettaie dette della Regina, perché la Regina Margherita di Savoia fece molti ordini di merletti alle donne di Moruzzo. Cora si occupò anche della distribuzione e vendita del lavoro delle merlettaie. Partecipò all’esposizione internazionale di Chicago del 1893. Convinse la signora Delser e i suoi figli a fondare una fabbrica di biscotti. A Fagagna diede vita a un laboratorio di giocattoli. Venne la Grande Guerra che segnò la fine dell’attività di molte donne.Con il cognato creò la Viola di Brazzà, altra attività prodotta al femminile e fatta conoscere all’estero da Cora. Cora già nell’Ottocento favorì l’apporto delle donne alla vita politica, aderì all’International Peace Bureau di Berna nel 1891. Nel 1895 si adoperò per Maria Barbella italiana immigrata a New York e condannata a morte, alla sedia elettrica. Cora fece riaprire il processo che portò alla liberazione di Maria. Collaborò a raccolta di fondi in America in occasione del terremoto in Calabria del 1905. Anche là aprì scuole cooperative. Fu sempre seguita dalla madre e dall’unica figlia. Morì a Roma nel 1944.M.L.G.A