Pordenone
Pordenonelegge: gli eventi di sabato 21 settembre
Tra i tanti eventi, anticipazioni, incontri l'attesa Azar Nafisi, iraniana docente di Letteratura negli Usa, Premio Credit Agricole 2024: incontro al Verdi ore 18 (nella foto)
Il neuroscienziato Manfred Spitzer, intervistato da Vincenzo Della Mea, spiega ”Come l’intelligenza artificiale sta cambiando il nostro mondo” (Corbaccio), ore 17, Spazio Gabelli. Spazio al giallo internazionale con la scrittrice inglese Gillian McAllister che presenta il nuovo romanzo Fazi “Solo un’altra persona scomparsa”, un thriller capace di entrare nelle pieghe del tema della genitorialità: con Annarita Briganti, ore 21, Ridotto Teatro Verdi. Al Festival, la scrittrice Sasha Vasilyuk, nata in Crimea e cresciuta fra Ucraina e Russia prima di emigrare negli Stati Uniti, sfoglia, in dialogo con Valentina Berengo, il romanzo d’esordio “Il vento è un impostore” (Garzanti), storia di una famiglia stretta tra due regimi totalitari (ore 17, Confindustria Altoadriatico) e l’autrice nigeriana Abi Daré torna in libreria per Nord con “Un grido di luce”, una storia appassionante di amicizia e solidarietà femminile. Appuntamento, insieme a Martina Delpiccolo, ore 21, Piazza della Motta. Lo scrittore e giornalista inglese Gareth Rubin è attesissimo con il suo nuovo “Sinister. La città delle ombre”(Longanesi), avvincente reinvenzione di due personaggi entrati nel mito: il geniale investigatore Sherlock Holmes e la sua nemesi, il professor Moriarty. Domani ore 17, Piazza della Motta, in dialogo con Paola Barbato. “Il tempo del bosco” (Mondadori) scandisce il viaggio di Mario Calabresi in giro per l’Italia, alla scoperta delle vite straordinarie di chi ha saputo trovare la propria via attraverso le incertezze: sarà intervistato da Alessandro Milan, ore 19 PalaPAFF!. Anche il giornalista e podcaster Pablo Trincia svela il processo creativo della sua fucina narrativa con “La mia storia, le nostre storie” (Roi), ore 10.30, PalaPAFF!, in dialogo con Federico Taddia. Il Premio Campiello Giulia Caminito, che torna alla scrittura narrativa con “Il male che non c’è” (Bompiani) ancora una volta sceglie la via del romanzo per raccontare sé stessa e la sua generazione, che non ha subito guerre o privazioni materiali ma ha avuto in sorte la solitudine della Rete e della precarietà. Al festival conversa con Annalena Benini, ore 20.30 Spazio Gabelli. La cantautrice Erica Mou, per Fandango, firma l’autobiografico “Una cosa per la quale mi odierai” e lo sfoglia con Valentina Barengo ore 19, Spazio Gabelli. Erica, una giovane cantautrice abituata a girare il mondo con la sua musica, si trova ad affrontare i primi mesi di gravidanza, e la domanda la ossessiona: come si fa a diventare madre senza avere una mamma? Una risposta arriva dal diario, appena ritrovato, della madre Lucia, scritto dieci anni prima, nei nove mesi di malattia che la portarono alla morte.
Susanna Tartaro con “Le mie cose preferite” (Marsilio) riflette sull’impermanenza, la condizione che ci accomuna alla radio, capace di diffondere pensieri e creare comunità sulla base di qualcosa di impalpabile e solido allo stesso tempo. L’incontro ore 19, Convento di San Francesco con la curatrice del festival Valentina Gasparet. Anteprime a pordenonelegge anche per Franco Faggiani con “Basta un filo di vento” (Fazi), una vicenda intensa, a tratti dolorosa, sulle colline tra il Po e l’Appennino. L’incontro ore 18 Spilimbergo, Piazza Garibaldi, in dialogo con Anna Vallerugo. E si proietta in chiave storico-sociale l’analisi che Walter Tomada presenta nel suo “Friulani eretici. Storia millenaria di disobbedienti irriducibili e bastiancontrari” (Biblioteca dell’Immagine), quasi un Dna che affiora quando meno te lo aspetti nel nome dell’autonomia di pensiero. Insieme a Massimiliano Santarossa, ore 15 Convento di San Francesco.
Domani a pordenonelegge la scrittrice Azar Nafisi riceverà il Premio Crédit Agricole ‘La storia in un romanzo’, riconoscimento nato dalla collaborazione fra Fondazione pordenonelegge.it e Link Mediafestival di Trieste, su impulso di Crédit Agricole Italia, giunto alla 17^ edizione. La consegna ore 18 al Teatro Verdi di Pordenone, seguirà l’incontro con l’autrice che presenterà l’ultimo libro, “Leggere Lolita a Teheran”, intervistata da Alberto Garlini, scrittore e curatore del festival.
Pordenonelegge è anche editore di poesia, e propone le 6 nuove proposte della Collana Gialla e Collana Gialla Oro, in collaborazione con Samuele Editore. Le nuove proposte 2024 de La Gialla, sono opere che consolidano voci poetiche note e si presentano ore 18 Libreria della Poesia, Palazzo Gregoris: sono a firma di Alessandra Corbetta, L’età verde, di Anna Toscano, Cartografie, e di Italo Testa, Se non sarò più mia. Gli autori dialogheranno con Roberto Cescon e Augusto Pivanti. Nell’occasione sarà presentato il numero monografico che Laboratori critici dedica alla Gialla, con diversi contributi per fare il punto sulla poesia italiana più recente. La Collana Gialla Oro torna invece con le raccolte di Andrea Longega, Istà, Giovanni Turra, Peepshow. Poesie 1996-2023, e Beatrice Zerbini, Quarantadue. Appuntamento ore 17 nella Libreria della Poesia Palazzo Gregoris, insieme ai poeti, Alessandro Canzian e Gian Mario Villalta.
Pordenonelegge sarà anche quest’anno importante riferimento per i Premi nazionali di Poesia: a cominciare dal Premio Strega Poesia, promosso per la seconda volta dalla Fondazione Bellonci, che vedrà presenti i cinque finalisti: Gian Maria Annovi con Discomparse (Aragno), Daniela Attanasio con Vivi al mondo (Vallecchi), Roberto Cescon con Natura (Stampa 2009), Stefano Dal Bianco con Paradiso (Garzanti) e Giovanna Frene con Eredità ed Estinzione (Donzelli). Appuntamento ore 15 La Libreria della Poesia, Palazzo Gregoris.
Secondo appuntamento nella Casa Circondariale di Pordenone, un incontro speciale solo per le persone detenute: l’autore, conduttore radiofonico e scrittore Massimo Cirri racconterà, intervistato da Gioia Meloni, la sua esperienza artistica tra radio e libri, ore 17 Casa Circondariale.
La 25^ edizione di pordenonelegge, Festa del libro e della libertà, è promossa dalla Fondazione Pordenoneegge.it, presieduta da Michelangelo Agrusti, a cura di Gian Mario Villalta (direttore artistico), Alberto Garlini e Valentina Gasparet.