Portogruaro
I dubbi sull’asilo nido della minoranza
Perplessità circa la collocazione, viabilità, costi e tariffe. Commissione congiunta lunedì in cui si è discusso il progetto
La costruzione del secondo asilo nido di Portogruaro è stata oggetto di una riunione di commissione convocata su richiesta dei gruppi di minoranza, in base al Regolamento del Consiglio Comunale, alle 19 del 2 settembre 2024.Alla luce dei vari aspetti connessi alla realizzazione della struttura, la materia è stata trattata con una riunione congiunta della prima commissione (sociale), della terza (bilancio) e della quarta (lavori pubblici).L’opera rientra tra quelle finanziate con i fondi del PNRR e, secondo la deliberazione (del 6 agosto) assunta dalla Giunta guidata dal sindaco Toffolo relativa al progetto di fattibilità, è annessa al primo asilo (in costruzione) in via Bertolini. Le caratteristiche della nuova struttura sono state pubblicate, e sono consultabili, all’albo pretorio del Comune lo scorso 19 agosto.Il nido potrà accogliere ulteriori 36 bambini, per un totale di un centinaio di posti, il che rappresenta un servizio alle famiglie di indiscutibile valore; dunque quali sono i dubbi dei consiglieri di minoranza? La posizione di questi era già emersa chiaramente nel corso del consiglio comunale di fine luglio, dove i gruppi “Per un altra Portogruaro”, “Uniamo Portogruaro” e “Civiche per Sara Moretto” avevano espresso delle critiche circa la mancanza di alcuni approfondimenti tecnici (analisi e valutazioni delle conseguenze sulla viabilità) legati alla collocazione e circa i costi di gestione e le agevolazioni per le famiglie. I vari aspetti tecnici sono stati illustrati da Favero, in qualità di presidente della quarta commissione (Lavori pubblici), che ha ricordato che l’iter per la realizzazione del secondo asilo ha avuto dei tempi stretti (dall’avviso pubblico di metà maggio alla presentazione delle domande a metà giugno), con in mezzo il passaggio dal commissario alla nuova amministrazione. La parte economica è stata illustrata da Giuseppin, mentre il sindaco Toffolo ha sottolineato i riflessi del servizio di nido sulla crescita demografica, ricordando che è stato pensato anche per rispondere ad un territorio più vasto, aspetto questo che è stato sottolineato anche da Fogliani, riferendosi alle molte persone che risiedono nei paesi limitrofi ma lavorano a Portogruaro.Le minoranze hanno espresso dei dubbi sulla scelta del sito e sull’impatto che avrà sulla viabilità (Geronazzo), sull’analisi dei bisogni rispetto ai numeri delle nascite e al coinvolgimento dei comuni vicini (Arreghini); mentre Moretto si è soffermata sulla sostenibilità nel tempo di tale opera, sui costi di gestione, sull’effettivo andamento demografico, sulla risoluzione dei problemi di parcheggi e accessibilità viaria.Su questi vari punti hanno risposto gli amministratori e i tecnici. Dopo quasi tre ore di lavori di commissione il tema è stato approfondito, anche se le risposte non hanno del tutto convinto i gruppi di minoranza. Entro il 31 ottobre l’opera andrà in appalto e per il prossimo anno le famiglie con bimbi potranno già usufruire di un servizio di nido in Portogruaro con dei costi che potranno essere alla portata anche di famiglie a basso reddito nella misura in cui i bonus statali saranno mantenuti e il Comune potrà mettere a bilancio delle agevolazioni adeguate.