Veneto Orientale
Ussl4: 90 persone al giorno (in media) nei punto di soccorso al mare
Da maggio a inizio agosto sono stati 18.386 gli accessi registrati nelle 4 strutture di emergenza-urgenza, con una media che spazia dai 42 accessi giornalieri al PPI di Cavallino Treporti sino ad arrivare ai 90 di Jesolo dove si è registrata anche la punta giornaliera di 138 accessi lo scorso 21 luglio, seguito dal PPI di Bibione con 103 accessi giornalieri sempre lo scorso 21 luglio.
È in aumento, e raggiungerà l’apice molto probabilmente questa settimana, l’attività nei punti di primo intervento posti a Bibione, Caorle, Cavallino Treporti, nella postazione di Eraclea mare e nel punto di primo intervento avanzato all’ospedale di Jesolo, ambito costiero che con oltre 22 milioni di presenze turistiche è il più ampio del Veneto e nazionale.
I primi report dell’attività indicano che da maggio a inizio agosto sono stati 18.386 gli accessi registrati nelle 4 strutture di emergenza-urgenza, con una media che spazia dai 42 accessi giornalieri al PPI di Cavallino Treporti sino ad arrivare ai 90 di Jesolo dove si è registrata anche la punta giornaliera di 138 accessi lo scorso 21 luglio, seguito dal PPI di Bibione con 103 accessi giornalieri sempre lo scorso 21 luglio.
La maggioranza dell’utenza ricorsa alle cure mediche ha lamentato problemi nati principalmente da traumi (30%), distorsioni, fratture, e a seguire problematiche minori come otiti, infezioni agli occhi e delle vie urinarie, gastroenteriti.
La maggioranza degli accessi è avvenuta dunque per problemi codificati come non urgenti, differibili, in codice bianco: dal 62% al PPI di Jesolo fino ad arrivare al 79% di accessi in codice bianco registrati al PPI di Cavallino Treporti. Su questo fronte il nuovo modello organizzativo dell’Ulss 4 ha permesso di ridurre i tempi d’attesa: grazie all’attivazione di un ambulatorio di medicina turistica, che svolge attività in continuità con il Punto di Primo Intervento, così come nella postazione di emergenza di Eraclea mare, a luglio e inizio agosto 650 pazienti sono stati presi in carico ed hanno ricevuto risposta in tempi brevi.
“Considerati i buoni risultati della sperimentazione avviata nel 2023 – spiega il direttore generale dell’Ulss 4, Mauro Filippi – questo modello organizzativo è stato replicato ed ampliato in tutto il litorale dove abbiamo ottenuto i risultati attesi: la riduzione dei tempi d’attesa per accessi che, ricordiamolo, sono considerati minori, o inappropriati per una struttura di emergenza. Tuttavia i codici bianchi rappresentano la maggioranza degli accessi, vanno gestiti e lo abbiamo fatto con un modello che va incontro all’utenza ed allo stesso tempo alleggerisce l’attività del personale dell’emergenza”.
Al Punto di Primo Intervento di Bibione dal 15 giugno sono state fornite risposte tempestive anche agli utenti con fratture grazie all’attivazione (novità 2024) di un servizio radiologico che ha evitato a 250 persone di recarsi all’ospedale di Portogruaro come avveniva in passato.
Altre attività particolarmente apprezzate dall’utenza sono inoltre l’ambulatorio ortopedicoe la nuova sala gessi all’ospedale di Jesolo per poter gestire, anche in questo caso, in velocità e in loco, i traumi minori; così come è particolarmente gradito dai turisti di lingua straniera il servizio di mediazione linguistica presente nei 4 PPI del litorale, con personale interprete-amministrativo che fornisce supporto sul percorso di cura ed è fondamentale nel migliorare la comprensione tra paziente e personale medico.