Veneto Orientale
San Giorgio al Tagliamento: in festa per San Rocco
Ritorna a San Giorgio al Tagliamento, puntuale come ogni anno, la tradizionale “sagra della pinsa” legata alla festività di San Rocco, che da tempo immemorabile viene celebrata in paese. La “pinsa”, gustoso dolce casereccio, la fa da padrona in una tra le più sentite e popolari feste che si svolgono nel territorio.
Ritorna a San Giorgio al Tagliamento, puntuale come ogni anno, la tradizionale “sagra della pinsa” legata alla festività di San Rocco, che da tempo immemorabile viene celebrata in paese. La “pinsa”, gustoso dolce casereccio, la fa da padrona in una tra le più sentite e popolari feste che si svolgono nel territorio.
San Rocco. La sagra risente poi del grande richiamo della festa di San Rocco, il santo protettore contro la peste che imperversò nella penisola fino al XVII secolo, a cui sono dedicate in Italia più di tremila chiese e cappelle, mentre 28 Comuni e 36 frazioni ne portano il nome.
A San Rocco si affidò probabilmente la popolazione di San Giorgio nei momenti tristi della malattia. Dal 1858 si ha notizia della “Confraternita di San Rocco”, che ha cessato di esistere da molti decenni e che si rifaceva al culto verso il santo, esistente già da tanti anni prima. Nell’istanza che cita il decreto di costituzione si legge infatti che “… Questa popolazione sempre devota a San Rocco, teneva da gran tempo eretto nella chiesa arcipretale un altare in onore di questo santo e veniva venerato con culto speciale. Avendo in vari incontri esperimentato il valevole di lui patrocinio, s’obbligò con voto, l’osservanza festiva del giorno dedicato alla sua memoria. Finalmente, nell’anno in cui il terribile colera menava orrenda strage, nonché in lontane regioni, ma persino nei contermini paesi, vedendosi tra l’universale desolazione, quasi interamente preservato questo villaggio e riconoscendo tale segnalato favore dall’intercessione di San Rocco, mostrò fin d’allora aderente desiderio d’erigere un sodalizio sotto l’invocazione di questo santo …”.
Questa è la cronaca dell’amore di San Giorgio al Tagliamento per San Rocco, che è rimasto inalterato nel tempo. Oggi, ancora lo si invoca per preservare il bestiame dalle malattie più gravi.
Il programma. La “sagra della pinsa”, abbinata ai tradizionali festeggiamenti di San Rocco, si tiene a San Giorgio al Tagliamento da sabato 3 a venerdì 16 agosto, con programmi religiosi, sportivi, culturali, ricreativi ed enogastronomici.
Mercoledì 14, alle 19.30, esibizione della scuola di ballo “Top Dance Friuli”. Alle 21, serata con la musica di Daniela Nespoli. Giovedì 15, “Facciamo un giro in bicicletta”, 27.a pedalata non competitiva, con partenza alle 9 dal capannone polifunzionale dei festeggiamenti, con attraversamento dei paesi di Fratta, Teglio Veneto, Cordovado, Morsano al Tagliamento, Mussons, Malafesta, San Mauro, San Giorgio al Tagliamento. Sosta ristoro presso Villa Curtis Vadis a Cordovado. Alle 13, ritrovo culinario a San Giorgio. Alle 21, serata danzante con l’orchestra “D’Animos Band”. Alle 23, estrazione della tombola. Venerdì 16, festività religiosa dedicata a San Rocco con la santa messa. Alle 17, processione per le vie del paese con il simulacro di San Rocco, accompagnata dalla banda musicale di Vado di Fossalta di Portogruaro. Alle 19, lancio dei palloncini con gli auguri e messaggi di pace in tutto il mondo. Alle 19.30, esibizione di ballo della scuola “Top Dance Friuli”. Musica in serata con l’orchestra “Stefano e i Nevada”. Alle 21.30, presso l’area giovani, il Chiosco “Rock’ko” presenta serata disco con “Piter Pan – Impatto”. Alle 24, grandioso spettacolo pirotecnico.
Durante il periodo della “Sagra di San Rocco”, è possibile visitare presso l’oratorio parrocchiale due interessanti mostre allestite da due persone di San Giorgio. Mostra di moto d’epoca: collezione privata di moto e altri veicoli di diverse epoche, mantenute con cura da Bruno Milani (detto Pino). Esposizione di biciclette d’epoca della collezione di Antonio Bergamo, specialista meccanico e mostra privata di attrezzature ferroviarie dei tempi passati, delle Ferrovie dello Stato.
Franco Romanin