Bannia in festa il 15 agosto: il campanile compie 100 anni

In festa nel giorno dell'Assunta per il centenario del cmapanile di Bannia

IL CAMPANILE DI BANNIA COMPIE 100 ANNI

Nel profilo delle nostre città e dei nostri paesi il campanile è una presenza fondamentale: è attorno a questo elemento, punto di riferimento per i sensi legati alla vista e all’udito, che la comunità si può orientare e radunarsi; è attorno a questo elemento che la comunità si identifica in un unico sentire civile e religioso.

Nel Medioevo, oltre allo scopo principale di segnalare i momenti religiosi, il campanile assunse anche funzioni di carattere civile, segnalando i momenti di difesa, di adunata, di coprifuoco, di pericolo. Successivamente, quando sulle sue facciate sono comparsi gli orologi meccanici, accompagnò il passare delle ore con i rintocchi delle campane, acquisendo così anche una funzione quotidiana secolare. Risale all’antichità l’uso di ricorrere a segni o a suoni particolari per convocare il popolo cristiano alla celebrazione liturgica comunitaria, per informarlo sugli avvenimenti più importanti della comunità locale, per richiamare nel corso della giornata a momenti di preghiera, specialmente con il triplice saluto alla Vergine Maria, l’”Ave Maria” del mattina, di mezzogiorno e della sera. La Voce delle campane esprime dunque in un certo qual modo i sentimenti del popolo di Dio quando esulta e quando piange, quando rende grazie o eleva suppliche, e quando, riunendosi nello stesso luogo, manifesta il mistero della sua unità nell’unico Signore.

 

BREVE CRONISTORIA:

Il nostro campanile trova le sue origini nel lontano 1903 quando, l’allora parroco don Agostino Tassan, diede inizio al lungo e travagliato percorso che portò alla sua costruzione. L’anno successivo venne costituita la Commissione pro erigendo Campanile.

Nell’ autunno del 1906 si gettarono le fondamenta dopo l’approvazione del progetto dell’architetto Domenico Rupolo di Caneva. Nel 1907 venne costruito lo zoccolo in pietra d’Aviano fino all’altezza di 5 metri.

Intorno al 1911 don Agostino si ritira dopo aver fatto costruire la canonica.

Nel 1912 arrivò a Bannia il nuovo parroco don Domenico Ninzati. I lavori del campanile però riuscirono a riprendere solo nel 1922 e vennero eseguiti dall’impresa Giovanni ed Agostino Pavan di Pordenone, ma nativi di Bannia.

L’opera si concluse nel 1924, con un’altezza di metri 34 fino alla cella campanaria e 55 fino alla croce, e fu inaugurato il 16 agosto dello stesso anno.

 

Nel 1925 vengono collocate le campane con un peso complessivo di Kg 3520.

La grande di Kg 1660 è dedicata a San Pietro apostolo.

La media di Kg 1099 è dedicata a San Giuseppe ed è la campana dei morti.

La piccola di Kg 761 è dedicata alle patrone Ss. Perpetua e Felicita.

 

Il 31 dicembre 1929, un anno caratterizzato dall’inverno più rigido del secolo e da una profonda crisi economica e finanziaria, don Ninzati annunciò alla popolazione che la spesa sostenuta per il campanile e le campane era stata interamente saldata, che fu di Lire 225343. Ringraziando il cielo senza alcun grave incidente da parte di chi ha lavorato e senza nessun morto di fame da parte di chi l’ha pagato.

 

“Bannia possiede uno fra i più ammirati campanili della nostra zona per la razionalità delle sue proporzioni, linea semplice, ma aggraziata, per la piacevole, calda tinta del mattone” (S. Vaccher)

 

I FESTEGGIAMENTI OGGI:

Il 15 agosto la comunità parrocchiale festeggerà questo importante compleanno con diversi appuntamenti, oltre la mostra fotografica sul campanile presso la Sala “don Enzio Mior”, alle 17:30 ci sarà la scopertura della targa commemorativa, poi la S. Messa presieduta dal nostro Vescovo Giuseppe e la processione con l’immagine della Vergine Maria accompagnati dal suono delle campane con l’ Associazione Scampanotadôrs furlans “Gino Ermacora”, infine alle 23:30 i fuochi d’artificio per concludere i festeggiamenti.