“Una bici per tutte”: insegnare alle immigrate ad andare in biciletta

Ha avuto un successo insperato il corso sperimentale "Un bici per tutte" che ha preso avvio il 23 maggio scorso e che si è conclusa venerdì 31 maggio con la cerimonia di consegna delle biciclette alle 10 donne immigrate (da Ghana, Nigeria, Marocco, India e Algeria) che hanno partecipato al corso imparando così ad usarle in sicurezza

Ha avuto un successo insperato il corso sperimentale “Un bici per tutte” che ha preso avvio il 23 maggio scorso e che si è conclusa venerdì 31 maggio con la cerimonia di consegna delle biciclette alle 10 donne immigrate (da Ghana, Nigeria, Marocco, India e Algeria) che hanno partecipato al corso imparando così ad usarle in sicurezza. L’iniziativa, realizzata grazie alla collaborazione tra AMVO-Noi Migranti OdV, Croce Rossa Italiana Comitato di Portogruaro, ASD Cicloturistica Portogruarese, Ediciclo Editore e il Comune di Pramaggiore, aveva come obiettivo insegnare alle donne straniere l’uso della bicicletta come mezzo di spostamento personale, tramite un corso pratico di 9 ore, compresa un’ora di educazione stradale, e di donarne una a chi lo supera positivamente. Secondo l’intendimento degli organizzatori, “in questo modo vengono rimossi gli ostacoli e le remore culturali e psicologiche che costringono molte immigrate, provenienti da Paesi dove l’uso della bicicletta non è diffuso tra le donne, a muoversi unicamente a piedi, con tutte le limitazioni, anche della libertà personale, che questo comporta”.Il progetto, collegato ai corsi di lingua italiana che Noi Migranti svolge da anni a Pramaggiore al mattino per permettere la frequenza delle mamme straniere, è un esempio di cerchio perfetto costituito da tanti segmenti di solidarietà attiva: i cittadini che hanno donato le biciclette, i volontari che sono andati a raccoglierle, quelli che le hanno messe in efficienza e, infine, le 16 volontarie che hanno assistito e, fisicamente, affiancato le allieve cicliste nelle prime pedalate.Il Comune di Pramaggiore, grazie alla disponibilità del sindaco Fausto Pivetta e dell’assessora Manuala Barbiero ha poi messo a disposizione lo spazio del Palacubo sia come magazzino delle biciclette che per pedalare, mentre la comandante della Polizia Locale, Francesca Nadalin, ha tenuto la lezione sulle norme del Codice della Strada a cui deve attenersi chi si sposta in bicicletta. L’idea, visto l’esito positivo della sperimentazione “Una bici per tutte” diventerà una iniziativa continuativa strutturata in un progetto dedicato ad Alfonsina Strada, la prima donna italiana a competere nelle corse ciclistiche che 100 anni fa, il 28 maggio 1924, passò per Portogruaro nella tappa Bologna – Fiume del 12° Giro d’Italia.A.Toffolon