Cultura e Spettacoli
Eventi di maggio: la Pedemontana pordenonese
Protagonista è la Pedemontana pordenonese. Quell’area che sorge alle spalle dell’ampia pianura, della città di Pordenone capoluogo della Destra Tagliamento. La Pedemontana da est a ovest è ricca di piccoli borghi, castelli, chiese, vallate, fiumi, e tra questi luoghi tante sono le attività artigianali portate avanti dall’uomo fin dai tempi antichi. La Pedemontana corre dal Tagliamento alla Livenza.
E’ uscito in questi giorni il n° 29 di “Eventi” – Periodico di cultura, storia, politica, attualità. Il direttore responsabile, Giada Centazzo, scrive che è il 28° anno della rivista. Protagonista è la Pedemontana pordenonese. Quell’area che sorge alle spalle dell’ampia pianura, della città di Pordenone capoluogo della Destra Tagliamento. La Pedemontana da est a ovest è ricca di piccoli borghi, castelli, chiese, vallate, fiumi, e tra questi luoghi tante sono le attività artigianali portate avanti dall’uomo fin dai tempi antichi. La Pedemontana corre dal Tagliamento alla Livenza. E’ terra dove si sono insediati i francescani, con il primo convento in assoluto quello di Polcenigo. Di questo argomento con grande precisione, come nel suo stile, scrive Enzo Marigliano. Non molto lontano da Polcenigo sorge il Santuario della Madona di Mont di Marsuris, ben visibile dalla pianura anche per la splendente cupola. Sorto dopo un’apparizione, scrive del Santuario Roberto Castenetto, grande cultore di eventi mariani. I castelli sorgono sui colli a Caneva, Polcenigo, ben visibile dalla piazza del paese, a Castello d’Aviano e a Montereale. Tutti ricchi di storia, bellissimo l’intero abitat di Castel d’Aviano con la chiesetta cimiteriale di Santa Giuliana arricchita da uno splendido ciclo di affreschi medievali, uno attribuito a Gianfrancesco da Tolmezzo. La Pedemontana è riprodotta anche nelle tele del veneziano Luigi Nono e nelle cronache dell’udinese Elena Fabris Bellavitis. Della Pedemontana i reperti che ne narrano la storia sono conservati a Castelnovo le stoviglie, mentre a Tesis sono raccolti tutti i reperti affiorati tra Cellina – Meduna, nel Pedemonte e anche quelli di pianura, curati dal Gruppo archeologico.Pradis conserva reperti storici nel Museo della Grotta. L’acqua di queste terre ha favorito la costruzione di centrali elettriche, una tra le tanti quella presso il ponte Giulio descritta da Giuliano Martino, che è stata visitabile nelle giornate del FAI. E poi la miitica ferrovia la Sacile Gemona, che dopo l’interruzione causa frana si sta recuperando ai fini del turismo lento. Gli esuli giuliano istriano dalmati hanno bonificato le terre dei Magredi, con tanti poderi. Ancora scritti sulla natura del Pedemonte, verso Tramonti, verso Andreis, nel parco di San Floriano, e a spasso nel parco delle Dolomiti Friulane con Graziano Danelin il direttore.Luoghi fantastici dove la natura la fa da regina, dove l’uomo la rispetta e dove è possibile trascorrere giornate serene con le famiglie o con le scolaresche. Non occorre andare lontano, anche le nostre terre pedemontane offrono tanto alla curiosità dell’uomo. MLGA