Domenica 19 maggio, angelus di papa Francesco

Lo spirito Santo della Pentecoste illumini e apra i cuori al dialogo e alla pace

Cari fratelli e sorelle!

Lo Spirito Santo è Colui che crea l’armonia, l’armonia! E la crea a partire da realtà differenti, a volte anche conflittuali. Oggi, festa di Pentecoste, preghiamo lo Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio, perché crei armonia nei cuori, armonia nelle famiglie, armonia nella società, armonia nel mondo intero; che lo Spirito faccia crescere la comunione e la fraternità tra i cristiani delle diverse Confessioni; doni ai governanti il coraggio di compiere gesti di dialogo, che conducano a porre fine alle guerre. Le tante guerre di oggi: pensiamo all’Ucraina – il mio pensiero va in particolare alla città di Kharkiv, che ha subito un attacco due giorni fa –; pensiamo alla Terra Santa, alla Palestina, a Israele; pensiamo a tanti posti dove ci sono le guerre. Che lo Spirito porti i responsabili delle nazioni e tutti noi ad aprire porte di pace.

Esprimo la mia gratitudine per l’accoglienza e l’affetto dei veronesi, ieri: sono stati bravi, i veronesi! Grazie, grazie. In modo particolare penso al carcere di Verona, penso alle detenute, ai detenuti che mi hanno testimoniato ancora una volta che dietro le mura di un carcere palpitano vita, umanità e speranza. A tutto il personale penitenziario, e in particolare alla direttrice, Dr.ssa Francesca Gioieni, va il mio sentito “grazie”.

Saluto tutti voi, pellegrini di Roma e di diverse parti d’Italia e del mondo. In particolare saluto quelli di Timor-Leste – vi verrò a trovare presto! –, quelli della Lettonia e dell’Uruguay; come pure la comunità paraguayana di Roma, che festeggia la Virgen de Caacupé, e la Missione cattolica portoghese di Lucerna.

Saluto i ragazzi dell’Immacolata; saluto le Suore che sono lì, brave! Saluto i fedeli di Benevento, Porto Azzurro e Terracina, e l’Istituto “Caterina di Santa Rosa” di Roma.

Auguro a tutti buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!

Cari fratelli e sorelle!

Lo Spirito Santo è Colui che crea l’armonia, l’armonia! E la crea a partire da realtà differenti, a volte anche conflittuali. Oggi, festa di Pentecoste, preghiamo lo Spirito Santo, Amore del Padre e del Figlio, perché crei armonia nei cuori, armonia nelle famiglie, armonia nella società, armonia nel mondo intero; che lo Spirito faccia crescere la comunione e la fraternità tra i cristiani delle diverse Confessioni; doni ai governanti il coraggio di compiere gesti di dialogo, che conducano a porre fine alle guerre. Le tante guerre di oggi: pensiamo all’Ucraina – il mio pensiero va in particolare alla città di Kharkiv, che ha subito un attacco due giorni fa –; pensiamo alla Terra Santa, alla Palestina, a Israele; pensiamo a tanti posti dove ci sono le guerre. Che lo Spirito porti i responsabili delle nazioni e tutti noi ad aprire porte di pace.

Esprimo la mia gratitudine per l’accoglienza e l’affetto dei veronesi, ieri: sono stati bravi, i veronesi! Grazie, grazie. In modo particolare penso al carcere di Verona, penso alle detenute, ai detenuti che mi hanno testimoniato ancora una volta che dietro le mura di un carcere palpitano vita, umanità e speranza. A tutto il personale penitenziario, e in particolare alla direttrice, Dr.ssa Francesca Gioieni, va il mio sentito “grazie”.

Saluto tutti voi, pellegrini di Roma e di diverse parti d’Italia e del mondo. In particolare saluto quelli di Timor-Leste – vi verrò a trovare presto! –, quelli della Lettonia e dell’Uruguay; come pure la comunità paraguayana di Roma, che festeggia la Virgen de Caacupé, e la Missione cattolica portoghese di Lucerna.

Saluto i ragazzi dell’Immacolata; saluto le Suore che sono lì, brave! Saluto i fedeli di Benevento, Porto Azzurro e Terracina, e l’Istituto “Caterina di Santa Rosa” di Roma.

Auguro a tutti buona domenica. Per favore, non dimenticatevi di pregare per me. Buon pranzo e arrivederci!