Terremoto a Taiwan: nessun ferito tra i cattolici di Hualien ma tanto choc

Alle ore 7.58: terremoto di magnitudo 7.2 avvertito in tutta l’isola di Taiwan. Il bilancio delle vittime e dei danni è ancora provvisorio. Le violente scosse hanno causato disastri in diverse contee e città, in particolare Hualien nella parte orientale dell’isola, vicino all’epicentro del terremoto. “Gli edifici e le persone di Hualien sono quelli che soffrono di più – dice al Sir mons. John Baptist Lee, presidente dei vescovi taiwanesi - e alcuni sono ancora sotto choc”. Decine di persone sono ancora intrappolate nelle macerie tra cui alcuni turisti

Alle ore 7.58 si è verificato un terremoto di magnitudo 7.2 in tutta Taiwan. “Le violente scosse del mattino hanno causato disastri in diverse contee e città, in particolare Hualien, che si trova vicino all’epicentro del terremoto. La diocesi – si legge in una nota diffusa dalla chiesa locale questa mattina presto – ha immediatamente contattato tutte le parrocchie”. “Al momento, ad eccezione di alcuni oggetti in alcune parrocchie caduti a terra o danneggiati e bisognosi di riparazioni, non si hanno notizie di danni gravi”. “Mentre le scosse di assestamento continuano, i parroci, i comitati pastorali e i parrocchiani sono invitati a continuare a essere vigili, prestare attenzione alla sicurezza, stare lontano dagli edifici e cercare rifugio in spazi aperti”. La diocesi assicura il suo impegno a prestare assistenza e “attenzione ai bisogni dei membri della chiesa e delle parrocchie” e conclude: “Cerchiamo nelle nostre preoccupazioni e paure la pace di Gesù risorto! La pace del Signore sia con noi! Per questo preghiamo insieme!”.

Il bilancio delle vittime e dei danni è purtroppo ancora provvisorio. Secondo l’ultimo aggiornamento diffuso dal Central Disaster Response Center delle 16,30 locali 10.30 in Italia), le vittime sono salite a quota nove, mentre i feriti si sono portati a 821 e le persone intrappolate tra le macerie sono stimate adesso a quota 127. I danni più pesanti sono quelli nella contea di Hualien, l’epicentro della scossa. In particolare, massi sono caduti sull’autostrada Su-Hua e hanno colpito vari veicoli, provocando un numero ancora incerto e provvisorio di vittime. Diversi edifici sono a rischio di crollo, mentre polizia, vigili del fuoco, unità di soccorso e volontari sono alle prese con gli sforzi per salvare le persone rimaste intrappolate. Secondo i media locali, l’ultima vittima è una donna estratta da uno degli edifici collassati a Hualien dopo un intervento definito “ad alto rischio”.

Ad aggiornare in diretta da Taiwan il Sir sulla situazione nell’isola ma in particolare a Hualien è mons. John Baptist Lee, presidente della Conferenza episcopale. “Fortunatamente – dice subito – abbiamo appreso dal vescovo di Hualien, mons. Philip Huang che nessuna chiesa parrocchiale o edificio della sua diocesi è stato danneggiato e che nessun fedele cattolico è stato ferito”. “Poiché l’epicentro del terremoto è a Hualien – aggiunge il vescovo – gli edifici e le persone di Hualien sono quelli che soffrono di più e alcuni sono ancora sotto shock.Secondo le ultime notizie, almeno sette persone sono morte, altre 700 ferite e decine sono rimaste intrappolate tra cui alcuni turisti, mentre nelle altre città non si registrano danni o vittime significativi”.“Poiché le autorità locali stanno ora soccorrendo le vittime nelle zone colpite dal disastro – conclude il presidente dei vescovi -, è troppo presto per dire quante vittime ci sono e di quale aiuto concreto hanno bisogno. Pertanto, per il momento, vi preghiamo da un lato di tenerci nelle vostre preghiere e dall’altro di permetterci di seguire da vicino l’evolversi della situazione”.