Regione FVG
Rauscedo: 90 anni dei vivai di barbatelle
Primo distretto al mondo per la produzione di barbatelle: duemila occupati, duecentodieci soci-produttori, oltre 80 milioni di barbatelle innestate all'anno e una presenza commerciale distribuita in 35 Paesi nel mondo.
– “L’anniversario dei 90 anni dei Vivai Cooperativi di è un evento importantissimo non solo per i soci dell’istituzione, per il Comune ospitante, per l’ambito vitivinicolo regionale ma anche per gli insegnamenti che tutti ne possiamo trarre: ci ricorda quanto sia fondamentale vivere dentro il contesto cooperativo e che senza sentimento, senza essere orgogliosi della propria attività, nessun risultato sarebbe conseguibile”.
È il commento dell’assessore regionale alle Risorse agroalimentari Stefano Zannier in occasione dell’anniversario di fondazione di un’eccellenza imprenditoriale e cooperativa del Friuli Venezia Giulia, primo distretto al mondo per la produzione di barbatelle: duemila occupati, duecentodieci soci-produttori, oltre 80 milioni di barbatelle innestate all’anno e una presenza commerciale distribuita in 35 Paesi nel mondo.
Una cooperativa protagonista di una storia di rinascita, trasformazione e sviluppo iniziata nel 1920, quando l’invasione della fillossera in Europa rese incerto il futuro della viticoltura e a Rauscedo un’intuizione pose le basi per quelli che sarebbero divenuti i leader indiscussi del vivaismo viticolo.
Zannier ha sottolineato quanto la forma cooperativa abbia dato forma a questo successo. “Il comparto vitivinicolo è un insieme complesso, costituito da più componenti e attori. Saper parlarsi, ascoltarsi, coordinarsi, fare squadra è vitale per riuscire ad aumentare le proprie dimensioni, essere più forti e pesare di
più: la cooperativa non è e non può essere solo una mera occasione opportunistica in quanto, se così fosse, il futuro potrebbe cambiare di mano: il saper vivere assieme è la base di partenza per superare le difficoltà e raggiungere il successo” ha aggiunto.
La storia imprenditoriale dei Vivai di Rauscedo insegna anche “quanto sia necessario essere previdenti per poter gestire le sfide che sopraggiungeranno nel prossimo futuro: bisogna imparare a prepararsi per l’avvenire, programmare così da riuscire a superare gli ostacoli, qualunque essi siano” ha auspicato l’assessore.
“Questo esempio di successo ci insegna che la concordia e l’unione entro il comparto è la strada che dobbiamo perseguire, stimolare e sostenere” ha concluso Zannier.