Attualità
Migranti: tre bambine annegate nell’isola di Chios. Foskolou (Caritas Grecia), “tragedie devastanti che accadono troppo spesso”
I vigili del fuoco greci hanno recuperato i corpi di tre sorelle di 5, 7 e 10 anni, di nazionalita’ afgana, su una spiaggia rocciosa dell’isola di Chios, dopo il naufragio di un’imbarcazione di migranti questa mattina, mentre sono state tratte in salvo 19 persone
“Purtroppo queste tragedie succedono troppo spesso da parecchi anni. E non veniamo nemmeno a saperle tutte. Incontriamo tanti genitori che perdono i loro bambini. È una cosa devastante, come è devastante perdere qualsiasi altro familiare”. Lo afferma al Sir Stella Foskolou, presidente di Caritas Grecia, a margine del 44° Convegno nazionale delle Caritas diocesane in corso a Grado (Go) fino a domani, giovedì 10 aprile. I vigili del fuoco greci hanno recuperato i corpi di tre sorelle di 5, 7 e 10 anni, di nazionalita’ afgana, su una spiaggia rocciosa dell’isola di Chios, dopo il naufragio di un’imbarcazione di migranti questa mattina, mentre sono state tratte in salvo 19 persone: tra di loro ci sono otto minori e la madre delle bambine che hanno perso la vita. Intanto a Lampedusa sono arrivati i sopravvissuti di un altro naufragio in acque maltesi, con 8 vittime tra cui una bimba. La guardia costiera italiana ha inoltre salvato 37 migranti che viaggiavano su una piccola imbarcazione in legno alla deriva. Caritas Grecia è presente nell’isola di Lesbo ed opera nel campo con assistenti sociali, psicologi, maestre d’asilo preparate per l’accoglienza. Ma in un isola dove “ci sono posti per 300 persone si arriva anche a 3.000”, spiega. “Dopo l’incendio – racconta la presidente di Caritas Grecia – hanno costruito un altro campo in mezzo ad una foresta fuori dalla città, con una strada stretta dove non riescono a passare nemmeno due macchine. È molto pericoloso. Ora le persone che vivono nel campo possono uscire e andare a piedi in città, a Mitilene. Hanno costruito alcuni container dignitosi con wifi, acqua corrente e tv ma sono pochissimi e non bastano per tutti. Alcuni si accampano dove possono. Quindi le condizioni non sono migliorate. Prima di avere i documenti per la richiesta di protezione internazionale passano anche due o tre settimane. A volte li fanno spostare ad Atene oppure li troviamo in giro per strada”. A proposito del Patto per le migrazioni e l’asilo approvato oggi dal Parlamento europeo Foskolou è netta: “Approvare le leggi è facile ma voglio vedere come saranno applicate. A me sembra che gli Stati europei vogliano lavarsene le mani, il centro dell’interesse non è la difesa della persona umana ma l’economia mentre nel mondo c’è gente che ha fame”.