Chiesa
Chiesa: 46 congresso Rinnovamento dello Spirito dal 26 a 28 aprile
Rinnovamento nello Spirito Santo: Zuppi, “promuovere tra noi e con tutti la vera fraternità”: Nell'anno della preghiera il tema è: Imparate a dire Padre"
Si è aperta alla Fiera di Rimini la 46^ convocazione nazionale dei cenacoli, gruppi e comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo, in programma da venerdì 26 aprile a domenica 28 aprile alla Fiera di Rimini. Nell’Anno della preghiera, il grande evento di preghiera e di evangelizzazione organizzato dal Movimento quest’anno è incentrato sul tema: “Quando pregate, dite: Padre!” (cf Lc 11,2). Tra i messaggi giunti per l’occasione, quello del card. Matteo Zuppi, presidente della Cei, che in un video proiettato all’inizio dei lavori ha ricordato “con gioia e intensità gli incontri condivisi con il Rinnovamento” e quanto questo appuntamento insieme a Rimini “è importante per ogni Gruppo e Comunità: è il momento in cui lo Spirito parla e noi dobbiamo lasciarci guidare, rendendoci docili, ascoltando ciò che ci chiede per farne vita nelle nostre famiglie e nelle nostre realtà, ovunque”. Inoltre, ha aggiunto il card. Zuppi, “lo Spirito, come a Pentecoste, apre, ci porta verso gli altri e ci fa trovare, oggi, le parole importanti per toccare il cuore di tante persone piene di paura di violenza, esprimendoci così che ognuno possa capire, come direbbe papa Francesco, con termini che si percepiscono subito come familiari”. Quindi, un riferimento al titolo scelto per la Convocazione, “che è fondamentale e ci aiuta a trovare e ritrovare il legame con il Padre, e dunque l’inizio della nostra fede, che va sempre più irrobustita. Sono in tanti a dire che non credono: sta a noi, allora, aiutarli a riscoprire le parole della fede più vicine, che sono già dentro di noi. Dobbiamo farlo con molta attenzione, con affabilità e riguardo, senza fare proselitismo come ribadisce il Pontefice. E le parole iniziano proprio così, ‘Abbà Padre’. Quando sosteniamo gli altri a sentire Dio come nostro Padre, significa che siamo fratelli: non lasciamo nessuno nella solitudine dilagante, c’è tanto abbandono nel mondo e lì purtroppo prende corpo un senso della vita pericoloso. La vita stessa invece vale sempre e sempre dobbiamo amarla, promuovendo tra noi e con tutti la vera fraternità”.