Portogruaro
Portogruaro: Obesity nuovo servizio in ospedale
Il reparto di Pediatria dell’ospedale di Portogruaro è stato da poco attivato un nuovo ambulatorio dell’obesità in età pediatrica. Il direttore dell’unità, Antonella Tonetto, ha ricordato che i dati dell’Oms parlano di un aumento esponenziale del numero di bambini obesi.
Il reparto di Pediatria dell’ospedale di Portogruaro è stato da poco attivato un nuovo ambulatorio dell’obesità in età pediatrica. Il direttore dell’unità, Antonella Tonetto, ha ricordato che i dati dell’Oms parlano di un aumento esponenziale del numero di bambini obesi. “Negli ultimi trent’anni l’obesità su scala mondiale è quadruplicata tra i bambini e tra gli adolescenti, con un impatto equiparabile ad una vera e propria epidemia. In Italia – spiega Tonetto – secondo recenti studi due bambini su dieci sono in sovrappeso e un bambino su dieci è obeso”. Il servizio ambulatoriale pediatrico specialistico dedicato all’obesità si aggiunge agli altri ambulatori pediatrici già attivi nel reparto portogruarese: diabetologia, allergologia, neurologia e follow up del neonato. “L’ambulatorio dell’obesità in età pediatrica – osserva ancora la dottoressa Tonetto – lavora in stretta sinergia con il territorio, accoglie bambini inviati con impegnativa dai pediatri e dai medici di famiglia. A ciascun paziente il pediatra definisce il quadro clinico, laboratoristico e strumentale ed attiva un intervento terapeutico avvalendosi della collaborazione del dietista sull’educazione alimentare e sulla modifica dello stile di vita. Nelle forme secondarie di obesità, e nelle comorbidità gravi, l’approfondimento diagnostico è condiviso con altre strutture specialistiche”. L’obesità infantile oltre ad essere sempre più diffusa è anche un fenomeno persistente: circa il 50% degli adolescenti obesi rischia di esserlo anche nell’età adulta con problemi connessi. Tra i rischi legati all’obesità vi sono infatti alcune patologie di cui sempre più bambini e adolescenti soffrono, come ipertensione, dislipidemia, diabete tipo 2, e a queste patologie si uniscono spesso complicanze di tipo psicosociale, anch’esse in preoccupante aumento.
Teresa Infanti